Ente pubblico tra licenziamenti e premi


La notizia è di quelle che non possono che uscire in una giornata di metà agosto. Sintetizzando si prende atto che lavoro non ce n’è.

E’ ormai cronaca di tutti i giorni il fatto che non ci sono soldi per lavori pubblici e che la cinghia va tirata per molto tempo ancora. I sindacati rivendicano diritti persi nella notte dei tempi. Alcuni dirigenti sono addirittura privi di incarico dalla fine del 2015. Ma, si c’è sempre un ma, “gli obiettivi risultano tuttavia ampiamente raggiunti nella loro interezza” pertanto “si ritiene di procedere alla liquidazione della retribuzione di risultato senza operare alcuna riduzione…”. Ti pareva che si procedesse ad una diminuzione.

Sia chiaro, personalmente ho massimo rispetto per le istituzioni e per molti dirigenti ma questa scelta, in un momento congiunturale di tale portata e pur valutando che al lordo non sono cifre enormi, suona come uno schiaffo a chi sta grattando il fondo del barile per arrivare a fine mese o a chi invece il barile non lo ha proprio più.

Un giorno leggi che alcuni dipendenti a tempo determinato verranno lasciati a casa, il giorno dopo che verranno consegnati premi ai dirigenti. Non so che dire, forse nulla. Giudicate voi a me non restano molte altre parole.

Consigliere Comunale M5S Trento
Andrea Maschio