Il nuovo spirito del capitalismo e la “bullshitisation” del lavoro: discussione con il gruppo territoriale di Trento
Siamo lieti di annunciare il lavoro di laurea magistrale del nostro iscritto al gruppo territoriale di Trento, Nicolò Capovilla Testa, recentemente laureato presso l’Università degli Studi di Trento nel Dipartimento di Lettere e Filosofia.
La tesi di Nicolò, intitolata The new spirit of capitalism and the “bullshitisation” of work: a philosophical analysis and the case study of Milan (Il nuovo spirito del capitalismo e la “cazzificazione” del lavoro: un’analisi filosofica e il caso di studio di Milano), offre un’analisi filosofica delle trasformazioni che il nostro attuale sistema economico ha subito negli ultimi anni, applicandola specificamente al caso della città di Milano.
Il lavoro si propone di sviluppare un quadro teorico per l’analisi degli effetti del capitalismo contemporaneo. Capovilla Testa ha fondato la sua analisi su due concetti principali:
Il nuovo spirito del capitalismo. L’analisi si basa sul concetto di “spirito del capitalismo” sviluppato originariamente da Max Weber e ripreso da Luc Boltanski ed Ève Chiapello. Questo concetto è impiegato per comprendere il substrato di motivazioni e meccanismi che legittimano il sistema economico, al di là della pura necessità economica. Questo nuovo spirito del capitalismo si manifesta attraverso una logica connessionista e la costruzione della città per progetti (projective city), il cui principio superiore di giustizia è l’attività.
La bullshitisation del lavoro: il testo esplora come il nuovo spirito del capitalismo faccia un uso sistematico del bullshitting (dire cazzate) come strumento per giustificare e dunque legittimare se stesso. Utilizzando le basi concettuali di Harry Frankfurt, Capovilla Testa sostiene che l’obiettivo di questo processo consiste nel sostituire una verità con una falsità (come nella menzogna), dal momento che le strutture fondanti del sistema economico attuale rimangono inalterate. Invece, lo scopo è quello di generare confusione e ambiguità (murkiness) in modo da offuscare la realtà sottostante e garantire un livello sufficiente di adesione volontaria al sistema.
L’idea della tesi è nata combinando temi affrontati nel corso di laurea magistrale (l’impatto del neoliberalismo sul lavoro e le conseguenze psicologiche, attingendo ai testi di Wendy Brown e Mark Fisher) con l’esperienza personale. In particolare, l’ispirazione per il caso di studio di Milano è scaturita dalla lettura di un’e-mail di un’azienda di sviluppo software, vista come un esempio lampante di “bullshit”, che descriveva l’offerta di lavoro innanzitutto come un’opportunità di crescita personale e un’occasione per cambiare il mondo anziché semplicemente un lavoro per pagare le bollette.
L’applicazione di questi strumenti teorici (il nuovo spirito del capitalismo e la bullshitisation) al caso di Milano mostra come la città sia diventata un esempio calzante delle conseguenze di questo sistema:
- L’economia milanese si basa sul reddito immobiliare, sostenuta da un sistema culturale e mediatico che trasforma la città in un investimento sempre più redditizio.
- I cittadini ideali per questo sistema sono gli esseri umani connessionisti (connectionist humans), flessibili e mobili, che preferiscono l’affitto alla proprietà permanente, in linea con i requisiti della città per progetti.
- La distinzione weberiana del Beruf (vocazione professionale) si è diluita in un’attività onnicomprensiva che sfoca costantemente il confine tra vita privata e professionale.
Queste dinamiche hanno effetti concreti, tra cui una condizione di ansia generalizzata dovuta all’incertezza normalizzata, e la scomparsa della distinzione tra tempo libero e tempo lavorativo. Tutto ciò, unito all’uso generalizzato di tecnologie di comunicazione che permettono di essere sempre reperibili, costringe i lavoratori in una condizione di continuous partial attention (attenzione parziale continua).
Assemblea territoriale: mercoledì 22 ottobre
Invitiamo tutti gli iscritti a partecipare alla prossima assemblea del gruppo territoriale di Trento, che si terrà molto probabilmente mercoledì 22 ottobre (la convocazione ufficiale seguirà nei prossimi giorni). In questa occasione, Nicolò Capovilla Testa illustrerà le ragioni personali e accademiche che lo hanno spinto ad affrontare il tema della sua tesi e presenterà le conclusioni a cui è giunto, al fine di discutere con gli iscritti al gruppo territoriale i meccanismi di giustificazione del capitalismo contemporaneo e le loro manifestazioni locali.
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