La montagna è di tutti!

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Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
quotidiano trentino barrato

 

«A quanto ci risulta Trento Funivie spa nella giornata di domani domenica 3 dicembre sarebbe intenzionata a tenere chiusa la pista del Palon sul monte Bondone. In pratica gli impiantisti asseriscono che la decisione si sarebbe resa necessaria per permettere il lavoro di preparazione della pista che a loro dire sarebbe stato rovinato dal «continuo transito di sci alpinisti», per cui Trento Funivie avrebbe chiesto l’intervento delle forze dell’ordine a presidio della pista chiudendola di fatto all’accesso al pubblico, in forza di un supposto accadimento che poteva avere serie conseguenze».

«Come M5S questa decisione ci pare del tutto inaccettabile e censurabile. Nel rispetto del lavoro di tutti vogliamo ricordare che le montagne e le piste non sono di proprietà dei gestori, i quali, per l’appunto hanno in gestione dei beni pubblici e cui non spetta il diritto di chiudere alcunché. Inoltre segnaliamo come esista una legge della PAT che impone l’emanazione di un regolamento generale per organizzare l’accesso e la convivenza fra sciatori da discesa e sci alpinisti. Come spesso accade quando in ballo ci sono degli interessi però tale regolamento non è ancora stato messo nero su bianco, siamo in fervida attesa dal 2012, e quindi ciascuno fa un po’ come gli pare. A questo proposito desideriamo essere molto chiari: non stiamo sostenendo che tutti possano andare dappertutto. Al contrario pensiamo che serva una regolamentazione seria e rigorosa di cosa si possa fare e dove possa essere fatto. Pensiamo ad esempio che potrebbe essere sensato bloccare gli accessi durante i periodi di battitura, o vietarli su tracciati di particolare complessità, tipo le piste nere per intenderci. Quello che diciamo è però che non si possono bloccare gli accessi alla montagna ad intere categorie come gli sci alpinisti. Il regolamento che deve essere emanato servirebbe proprio a contemperare gli interessi legittimi degli impiantisti con quelli dei cittadini che vogliono praticare lo sci alpinismo. Per far ciò servirebbe proprio l’intervento di un ente terzo quale la PAT, che però all’atto pratico preferisce dimostrarsi irresponsabile e non dare attuazione alle sue stesse leggi per non scontentare gli amici impiantisti e non assumersi l’impopolarità di certe decisioni».
«Chi conosce il Bondone sa che c’è ampio spazio per convivere tutti civilmente. Bisogna però che chi gestisce le piste smetta di vedere negli sci alpinisti dei nemici e capisca che si tratta di una risorsa che tiene viva la montagna anche in periodi di scarsa neve portando ricchezza agli esercizi commerciali della zona».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

Paolo Negroni
Marianna Demattè
Andrea Maschio
Gruppo comunale MoVimento 5 Stelle Trento