Rovereto: dal consigliere Ferrari un attacco irrispettoso, inutile, per lui controproducente


Trovo bello e stimolante leggere le paradossali critiche del consigliere Ferrari sulla stampa odierna.

Bello e stimolante perchè mi ha obbligato a rivedere tutta la mia attività in questi 15 mesi di consiliatura. Quindici mesi intensi. Che mi hanno impegnato non solo in Consiglio, ma anche in quanto Presidente della Commissione Ambiente, carica che cerco umilmente di svolgere mantenendone alto il profilo istituzionale. Ricordo infatti che la Commissione non è un organo di polizia o di indagine, ma un organo consultivo del Consiglio Comunale. Non sono avvezzo a far spendere inutilmente denaro pubblico per fare qualche giretto in zona industriale. Per sapere della puzza basta avere qualche contatto con i cittadini e leggere le loro giustissime sfuriate sui social network. Per sapere delle polveri che ancora oggi ricoprono i balconi degli abitanti roveretani non ho avuto bisogno di convocare alcuna Commissione. Se il consigliere ha qualche illuminante idea da proporre alla sua maggioranza per velocizzare le azioni amministrative lo faccia usando i mezzi istituzionali che il regolamento comunale fornisce. Prenda carta e penna e scriva anche al Presidente della Commissione Ambiente per proporre un ordine del giorno. Ma farlo sui giornali mi pare quanto di più irrispettoso ci possa essere nei confronti di chi lavora e si attiene a un rispetto che deve essere sempre mantenuto. Lo ripeto ancora, il consigliere Ferrari deve rendersi conto di essere in maggioranza. Ma visto che tira in ballo me, e di conseguenza il rapporto che il Presidente ha con l’Assessorato e l’amministrazione, rispondo che con gli uffici preposti stiamo organizzando una serie di convocazioni per essere informati sia dei risultati degli studi effettuati dal Museo Civico con i 350.000€ spesi dalla collettività per il naso elettronico e gli accessori, sia le decisioni della conferenza dei servizi che deve (ripeto deve) fornire soluzioni pratiche e in tempi certi perlomento per la questione Sandoz. Sarà quindi quella la sede anche per avere tutte le informazioni ufficiali riguardo le altre situazioni.
Tornando a me, in quanto consigliere, ho personalmente agito interrogando la Giunta e le aziende che gravitano intorno a Rovereto. Nel campo ambientale, per chiedere che l’amministrazione agisse immediatamente e senza indugi per il pericolo che incombeva sulle acque denunciato da dirigenti della Provincia, non ho avuto remore né tentennamenti. Ricordo ancora come la risposta arrivò in quasi tre mesi, solo dopo che l’azienda in questione chiese il ritiro delle autorizzazioni alla lavorazione dei rifiuti nocivi. Una chiara vittoria dell’azione mia e del Movimento in Provincia, senza questi atti l’azienda avrebbe continuato indisturbata ad essere un pericolo per la collettività.
Ricordo quando chiesi spiegazioni sulle omissioni di informazioni riguardo le analisi che l’APPA effettuò nel periodo 2015-2016. Omissioni ancora oggi inspiegabili, a mio modo di vedere, in quanto fondamentali per conoscere la reale situazione in zona industriale. Ricordo come in due mesi l’amministrazione comunale non riuscì a fare altro che ripetere le dichiarazioni provinciali e avvallare la mancanza di informazioni.
Sempre in tema ambientale ricordo la mozione contro il ricorso della Provincia alla legge che renderà omogeneo il lavoro delle Agenzie per l’Ambiente e vuole che queste siano gestite da personale scientificamente competente, fatto che dalle parole dell’Assessore provinciale sembra essere in contrasto con l’autonomia (!?).
Ma non mi fermo qui, nella mia attività di consigliere ho prodotto un atto ogni 10 (DIECI) giorni, domeniche comprese: 43 atti in 430 giorni di consiliatura. Non conto gli emendamenti depositati in aula, ma solo le mozioni, le interrogazioni e gli ordini del giorno presentati.
Certo, sono minoranza e il mio lavoro è questo, ma se dobbiamo compararlo alle 3 mozioni firmate dal consigliere Ferrari, di cui l’unica scritta da lui è stata pure ritirata… beh direi che i dati si commentano da soli.
Possiamo quindi affermare che la critica arriva da chi non ha prodotto autonomamente nessun atto formale… un po’ poco anche per un consigliere di maggioranza.
Paolo Vergnano
Presidente Commissione Ambiente
Consigliere MoVimento 5 Stelle Comune di Rovereto