Sanità trentina: il gioco delle sedie musicali

«Anche alla luce degli ultimi sviluppi risulta quanto mai urgente ripensare l’incarico riaffidato senza alcuna selezione al direttore dell’Azienda Sanitaria Flor»

Questo il primo commento rilasciato dal Consigliere Degasperi a seguito della risoluzione con la quale le opposizioni stigmatizzano la situazione della sanità trentina.

«I risultati prodotti dalla gestione Flor/Rossi sul comparto sanitario sono ormai sotto gli occhi di tutti – prosegue il portavoce dei 5 Stelle – a partire dall’idea estemporanea di trasformare in part time punti nascita e pronto soccorso degli ospedali di valle. Si è arrivati a questo punto a seguito dell’entrata in vigore della normativa sui turni di riposo (sacrosanti) del personale sanitario, regole esistenti da tempo, delle quali però l’ex assessore DBR ha rivelato oggi di non essere mai stata informata dal direttore, fatto che, se verificato, sarebbe di assoluta gravità. Tralasciando di entrare nel merito dei rapporti fra l’uomo scelto dal Presidente Rossi per dirigere la sanità e l’ex Assessore cacciato per aver cercato di rimuoverlo, è in ogni caso chiaro come un’azienda sanitaria ricca come quella trentina se guidata con competenza, avrebbe dovuto essere in grado di programmare l’entrata in vigore di una normativa nota da tempo in modo da evitare conseguenze sull’utenza. Invece si è arrivati ad implementare la nuova legge di punto in bianco e senza alcuna preparazione, con le conseguenti chiusure presentate di colpo come “necessarie e indifferibili”».

«Quest’ultimo disastro è però solo la ciliegina sulla torta di una gestione che negli anni ha evidenziato ogni genere di problemi: costi per i cittadini fra i più alti d’Italia e in crescita inarrestabile, stipendi per i vertici sconosciuti altrove, mobilità sanitaria passiva e liste di attesa a livelli inaccettabili, affaire NOT impantanato fra le ghiaie di via al Desert e le sabbie mobili di Mattarello, senza dimenticare le difficoltà nella relazione con i cittadini, i quali, come evidenziato dal difensore civico, nel rapportarsi con l’azienda hanno spesso la sensazione di scontrarsi con un muro. Una simile situazione dovrebbe naturalmente avere qualche conseguenza. Esiste nella tradizione il gioco delle sedie: ad ogni intervallo scandito dalla musica qualcuno rimane senza sedia e viene eliminato. Fino ad oggi l’unica ad aver perso la poltrona è DBR. Ora che la melodia che da sempre accompagna la celebrazione della sanità trentina si è interrotta (anche per l’inusuale chiasso della piazza), rimaniamo spettatori in attesa di vedere chi sarà il prossimo eliminato. Nella speranza che non si tratti dei cittadini trentini».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle