17 dicembre 2025: una serata all’insegna della geopolitica, della poesia, del misticismo, un evento culturale di spessore, ieri, durante l’assemblea del Gruppo Territoriale del MoVimento 5 stelle.
Gli attivisti presenti, nella sala di via del Torrione hanno ascoltato in un silenzio pieno di pahtos la presentazione di due libri:
“MISTICA E POESIA NELLA PROSA DI MARIA ZAMBRANO SUI CHARI DEL BOSCO” Edizioni Le Lettere, un saggio di Francesco Roat che esplora il pensiero dell’autrice spagnola del ‘900 che visse l’esilio durante la dittatura franchista.
I messaggi del saggio sono i seguenti:
• la necessità di fermarci, di tanto in tanto, durante la giornata per accorgerci che siamo vivi e riportarci “al qui ed ora”, invitandoci a qualche attimo di consapevolezza; -altrettanto importante è entrare in contatto con la natura per ritrovare noi stessi;
-il non rincorrere i desideri che la nostra società consumistica continua a proporci;
-liberarci dall’individualismo per aprirsi agli altri;
-rinascere ogni ogni giorno con la stessa costanza del sole;
– accogliere tutto ciò che accade, anche le cose negative ritrovando il divino nella natura e nel silenzio;
-nutrirsi di spiritualità piuttosto che di stantia religiosità istituzionale.
La seconda opera:
“TEMPO CIECO “ Edizioni del Faro di Riccardo Pro è un romanzo che attraversa la storia del secolo scorso fino ai giorni nostri, collegando luoghi e tempi lontani.
• Viaggio narrativo: dalle atrocità di Birkenau alla Palestina del 1948 invasa dagli ebrei che cercano una patria e la terra promessa fino a un quartiere popolare della Roma contemporanea dove ritroviamo ormai anziano il giovane feddain protagonista della storia di guerra ambientata in Palestina.
• Temi centrali: Il filo rosso della violenza che lega l’olocausto al conflitto arabo- israeliano.
Nella tragicità degli eventi trovano spazio anche storie belle, imprevedibili e mai scontate come possono essere quelle d’amore tra un uomo e una donna…
• Messaggio: non dividere il mondo e le persone in buoni e cattivi in maniera troppo netta in modo da vedere il bene anche dove ci sembra esistere solo il male.
A conclusione di questo commento vogliamo ricordare le belle parole del nostro rappresentante territoriale, Angelo Rigotti:
“Oggi abbiamo scelto di proporre queste due opere insieme perché entrambe trattano temi universali come la ricerca di senso, la fatica del cammino umano e in entrambe emerge la stessa esigenza di cercare luce dentro l’incertezza. Con approcci diversi, Francesco e Riccardo ci invitano a riflettere sull’essere umano di fronte alle crisi, interiori o storiche.
Crediamo che la politica non debba limitarsi ad amministrare, ma debba nutrirsi e nutrire anche attraverso momenti di incontro, pensiero e confronto. La cultura è uno spazio di libertà, un luogo dove possiamo rielaborare le trasformazioni del nostro tempo.


A cura del Comitato di Redazione
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