7 novembre 2025: un incontro con un parlamentare del M5S

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Alfonso Colucci, capogruppo alla Camera dei Deputati nella Commissione Affari Costituzionali, è stato a Trento il 7 novembre 2025 per incontrare gli attivisti e i simpatizzanti del Gruppo Territoriale del M5S nella sala Giacomoni della Circoscrizione di Gardolo.

Ha aperto il suo intervento parlando dell’evento Nova, che ha gettato le basi di un nuovo movimento progressista e indipendente. Per la prima volta, non solo in Italia ma in Europa, tutti i cittadini sono stati invitati a partecipare attivamente alla politica, inclusi i sedicenni e chi non fa parte del movimento. L’obiettivo è offrire al Paese un’alternativa al centrodestra attualmente al governo.

Colucci ha sottolineato la gravità della situazione economica: la crescita è ferma e, senza i fondi del PNRR portati in Italia da Conte, saremmo a -0,5%. Istat e Bankitalia confermano che la manovra attuale favorisce il ceto medio-alto. Molti lavoratori percepiscono stipendi troppo bassi per arrivare a fine mese, e sei milioni e mezzo di italiani rinunciano a curarsi. Intanto, il governo investe in armamenti, paventando nemici inesistenti. Questo riarmo indebolisce l’Europa, perché ogni Stato agisce autonomamente invece di puntare a una difesa comune. In Germania, ad esempio, la conversione dell’industria meccanica in industria bellica costa 1.000 miliardi di euro.

Anche la libertà di stampa è sotto attacco. L’attentato a Ranucci ha evidenziato il clima di odio verso chi fa informazione, e il fatto che il Garante per la privacy sia andato nella sede di Fratelli d’Italia prima di multare Report per 150.000 euro è scandaloso. Colucci ha denunciato un’imitazione del peggio di Trump, con penalizzazioni dei dazi accettate senza proteste. Il caso Almastri ha messo l’Italia in ridicolo: il criminale è stato rimpatriato con un volo di Stato, e arrestato solo dal governo libico, più serio del nostro.

Il capogruppo ha attaccato la Meloni e i suoi alleati, definiti “bugiardi seriali” che usano le istituzioni per aumentare consenso. Nonostante il debito alto, il prossimo anno la Meloni potrà sforare il Patto di Stabilità per fare propaganda elettorale. Situazioni simili avvengono anche in Albania, con la costruzione del CPR a favore dei sostenitori locali. Nel frattempo, la sanità resta sottofinanziata, mentre Renato Brunetta aumenta in modo spropositato il proprio stipendio. “Noi dobbiamo dare al Paese una possibilità di riscatto”, ha ribadito Colucci.

Alex Marini ha evidenziato il bisogno di aggiornamenti dai portavoce di Roma, perché le periferie spesso si sentono trascurate. Ha spiegato che Colucci è stato contattato a luglio per concordare emendamenti alla riforma dello Statuto di Autonomia, respinti senza motivazioni. Inoltre, i media oscurano le informazioni e censurano i fatti: Il Trentino ha riportato solo i numeri delle votazioni, sottolineando l’astensione dei 35 deputati del M5S. “È frustrante lavorare così – ha detto Marini – ci trattano come un cestino e dobbiamo autofinanziarci”. Il governo locale taglia perfino fondi destinati ai più bisognosi, come i disabili gravi, che recentemente hanno manifestato in piazza Dante contro le decurtazioni e per la scarsità di autobus attrezzati per carrozzine.

Diego Nicolini, coordinatore del M5S della provincia di Bolzano, ha sottolineato quanto sia difficile far arrivare le proprie idee, perché i media distorcono i comunicati. Santolini ha aggiunto che la campagna elettorale per le provinciali del 2023 è stata complicata dall’assenza di finanziamenti. Inoltre, a seguito del decreto “spazzacorrotti” di Bonafede, per i candidati è stato necessario presentare il certificato penale, con una spesa totale di 320 Euro.

Marini ha presentato i risultati delle votazioni interne al Gruppo Territoriale per stabilire le priorità dei progetti da finanziare a Roma. I temi più votati riguardano l’economia, l’evasione fiscale, la pressione tributaria e la sanità, seguiti dall’acqua pubblica. Nicolò Testa Capovilla ha sottolineato la necessità di riportare al voto chi non partecipa, mentre Francesca Osti ha chiesto la modifica della legge che impone agli eletti di dichiarare la propria appartenenza a un partito anziché a una coalizione, come accade alle nostre rappresentanti nel Consiglio comunale di Trento.

Colucci ha elogiato Conte per aver difeso con successo il Superbonus 110%, affrontando critiche anche di Draghi e Meloni, che lo hanno gestito per più tempo. “Dobbiamo essere orgogliosi di essere liberi – ha detto – e del fatto che abbiamo contro tutto il sistema mediatico. È comprensibile lo scoraggiamento, ma dobbiamo continuare a dare il nostro contributo per cambiare il Paese”.

Con i fondi del 2 per mille, ha spiegato Colucci, si potrebbero finanziare le elezioni provinciali e progetti replicabili dei Gruppi Territoriali, ma non le elezioni comunali. Non è possibile finanziare le 300 sedi territoriali italiane, perché i costi sarebbero troppo alti.

Colucci ha dimostrato grande professionalità, rispondendo personalmente a tutti gli intervenuti, citando anche i loro nomi. È stato un incontro con un nostro portavoce a 5 stelle che ci ha riempito di fierezza e orgoglio.

Comitato di Redazione


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