Il sindacato autonomo DELSA ha recentemente denunciato una situazione allarmante vissuta dalle insegnanti della scuola dell’infanzia nella Provincia Autonoma di Trento. Un sondaggio sullo Stress Lavoro Correlato (SLC), condotto su un campione di 315 docenti (su circa 2.200 totali), ha fatto emergere un quadro preoccupante, con gravi ripercussioni sia sul benessere delle lavoratrici sia sulla qualità del servizio educativo offerto ai bambini.
I dati parlano chiaro:
-
L’86% delle insegnanti ha dichiarato di aver avuto bisogno di supporto psicologico a causa delle condizioni di lavoro;
-
Contratti a termine protratti per 20-30 anni, con casi di pensionamento senza stabilizzazione;
-
Violazioni delle norme di sicurezza, con inadempienze rispetto al D.Lgs. 81/2008;
-
Demansionamento professionale, con l’inquadramento delle maestre nell’area ATA;
-
Solo il 12% si dichiara soddisfatta di stipendio e riconoscimento professionale.
Di fronte a questa crisi, il sindacato DELSA ha avviato un’azione legale contro la Provincia, denunciando:
-
L’assenza di una reale rappresentanza sindacale, con l’impossibilità per molte insegnanti di eleggere i propri rappresentanti;
-
L’inquadramento contrattuale inadeguato, che sminuisce la funzione educativa;
-
La carenza di formazione e l’inosservanza delle norme di sicurezza.
La prima udienza è fissata per ottobre 2025, ma la questione è troppo grave per attendere i tempi della giustizia. Per questo il deputato del M5S Enrico Cappelletti ha presentato un’interrogazione parlamentare ai Ministri del Lavoro e dell’Istruzione, chiedendo:
-
se siano a conoscenza della situazione e se intendano verificare il rispetto degli standard minimi di sicurezza e tutela delle lavoratrici;
-
se ritengano accettabile che l’autonomia trentina venga esercitata a discapito dei diritti fondamentali del personale e della qualità educativa offerta ai bambini.
La scuola dell’infanzia è un pilastro del sistema educativo. Le insegnanti non possono essere lasciate sole in questa battaglia: è compito delle istituzioni garantire il rispetto dei loro diritti e promuovere un’educazione di qualità per tutti.
Questa battaglia riguarda tutti noi. È fondamentale diffondere la consapevolezza, seguire l’evoluzione dell’interrogazione e sostenere le lavoratrici coinvolte. Il Trentino ha bisogno di una scuola dell’infanzia che valorizzi il personale educativo, non che lo mortifichi. Perché dignità, rispetto e qualità non sono slogan, ma diritti da difendere.
👉 Leggi l’interrogazione completa qui: Interrogazione a risposta orale 3/02134 del 31 luglio 2025
Scopri di più da Associazione Trentino 5 Stelle
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.