Gelateria Punta Lido. No alla farsa !!


Giovedì 5 ottobre si è svolta la riunione dei capigruppo allo scopo di stabilire le regole per lo svolgimento dell’adunanza pubblica riguardante il progetto di demolizione della gelateria di Punta Lido.

La prima osservazione da fare è che, al contrario di quanto dichiarato alla stampa, come consiglieri del MoVimento 5 Stelle non abbiamo mai concordato ne tanto meno accettato le regole imposte dalla maggioranza. Anzi, è vero proprio il contrario perché il consigliere Flavio Prada si è opposto in tutti i modi ad un vero e proprio diktat oltraggioso per i consiglieri e dannoso per tutti i cittadini.

Altra osservazione da fare è che alla riunione dei capigruppo mancavano le due consigliere Iandarino e Bazzanella, le quali avevano già dichiarato la propria assenza per quel giorno ma avevano anche dato ampie disponibilità per altre giornate. Nonostante questo, la riunione è stata convocata proprio in quella giornata senza quindi la loro preziosa presenza.

Durante la riunione è apparso subito chiaro che il sindaco e la sua maggioranza non avevano la benché minima volontà di ascoltare e coinvolgere veramente la cittadinanza rivana.

Infatti sono tanti i punti che denotano la volontà di depotenziare e svuotare dei contenuti la seduta pubblica ad esempio prolungando la rappresentazione del progetto e la difesa d’ufficio dello stesso per un ora e mezza. Al contrario non si è voluto concedere nemmeno un minuto all’esposizione della posizione contraria come da noi proposto pubblicamente fin dalla seduta del consiglio comunale del 23 agosto scorso. In quella seduta ci erano state date ampie rassicurazioni di una parità di trattamento tra la posizione a favore e la posizione contro la demolizione. La nostra proposta è stata bocciata con la motivazione che “il contraddittorio non è previsto”! In base a cosa non si sa, visto che non ci sono regolamenti in merito e la capigruppo era riunita appunto per stabilire le regole.

Ancora, come in un gioco di prestigio, l’orario dell’adunanza pubblica (già concordato per il pomeriggio) è invece stato spostato alla mattina (9,30-13,30) portando così alla sovrapposizione con l’ora di pranzo e la conseguente inevitabile riduzione delle possibilità di partecipazione. E’ evidente che si avrebbe ben altro risultato organizzando l’adunanza pubblica al pomeriggio dalle 14 alle 18.

Con tutti questi limiti ed ostacoli poi qualcuno magari ha pure la sfacciataggine di dire che è stato fatto un serio processo di partecipazione.

In realtà se stiamo preparando una adunanza pubblica è solo grazie alla cittadinanza che si è mossa, ha raccolto firme ed è riuscita a far partire l’iter per l’indizione di un’istruttoria pubblica. Per parare il colpo il Sindaco e la sua maggioranza hanno dapprima suggerito di fare il consiglio comunale pubblico e poi nei fatti hanno tolto ai cittadini qualsiasi possibilità di intervento efficace. Probabilmente per poter dire in seguito che questa sceneggiata vale come manifestazione popolare.

Noi abbiamo accettato di fare il consiglio aperto ma abbiamo anche sempre ribadito che vogliamo comunque fare l’istruttoria pubblica soprattutto per rispetto dei 300 cittadini che hanno sottoscritto la richiesta. E questo perché nell’istruttoria pubblica i temi pro e contro possono essere adeguatamente approfonditi fino ad arrivare anche a nuove proposte o soluzioni alternative. Nell’adunanza che stanno proponendo questo non è possibile. Anzi, sembra che si voglia fare uno show pro-progetto, senza dare spazio ad un contraddittorio.

Nella riunione dei capigruppo non c’è stata nessuna volontà di costruire insieme un’opportunità di partecipazione per i cittadini ma anzi eravamo lì solo per essere informati delle decisioni già prese, esattamente come, presumibilmente, cercheranno di fare nell’adunanza pubblica.

Il voler limitare gli interventi dei consiglieri, il non dare spazio equanime al contraddittorio, il cercare di chiudere in fretta la riunione capigruppo purtroppo induce a pensare che la partecipazione non è proprio gradita dal Sindaco e dalla sua maggioranza.

Speriamo vivamente che ci sia un ripensamento riguardo alle regole per l’adunanza “aperta” perché in caso contrario ci sarebbe ben poco di “aperto” ed il tutto si ridurrebbe ad un’enorme presa in giro ad una pantomima con un brutto copione già scritto e questo sarebbe purtroppo il colpo finale alla già debole democrazia cittadina locale.

I consiglieri del comune di Riva del Garda
Flavio Prada
Andrea Matteotti
MoVimento 5 Stelle