Incontro pubblico a Sardagna tra proteste e petizioni

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Nella serata del 30 luglio 2025 presso l’oratorio di Sardagna, si è svolto un partecipato incontro pubblico dedicato alla discussione del progetto della funivia Bondone.
L’evento è stato promosso dalla lista civica “Insieme per Sardagna”, attiva nelle recenti elezioni circoscrizionali.
La serata ha visto una grande affluenza di cittadini, che hanno partecipato attivamente esprimendo preoccupazioni e critiche.
Giancarlo e Renato Degasperi della lista civica “Insieme per Sardagna” hanno letto e illustrato la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).

Critiche e Osservazioni della Cittadinanza
La quasi totalità dei presenti ha espresso insoddisfazione per la scarsa possibilità di partecipazione attiva alla definizione del progetto, inviato alla Circoscrizione solo la settimana scorsa. Infatti, sebbene gli organizzatori abbiano chiesto un confronto con i tecnici comunali e provinciali, l’amministrazione ha risposto che se ne parlerà a settembre. Peccato che la scadenza per presentare delle osservazioni sia il 21 agosto.
Praticamente non c’è nessuna possibilità per la cittadinanza di portare idee e proposte a questo progetto che è stato calato dall’alto, come già succede per altre grandi opere, vedi bypass ferroviario.
La stazione di Sardagna sarà costruita in una zona destinata agli orti, in un punto panoramico di grande pregio, con la presenza di un’antica chiesetta romanica, con conseguente impatto ambientale e paesaggistico molto elevato. Inoltre il rumore delle cabine in continuo movimento raggiungerà i 97 decibel e causerà un fastidio notevole per gli abitanti della zona.
La documentazione consegnata per la VIA non include dettagli sul tratto Sardagna-Vason, che rappresenta una delle parti più problematiche dell’intera opera, dato il rischio di una frana attiva alla sommità della stazione di Vaneze, che potrebbe rendere pericolosa l’installazione dei piloni in quella zona. Inoltre non sono previste fermate né a Candriai né al Norge, zone molto frequentate e abitate.
La spesa stimata per l’impianto si aggira intorno ai 75/80 milioni di euro, con costi di manutenzione di 3 / 4 milioni all’anno, considerando che le cabine sono soggette a un funzionamento continuo e quindi ad una maggiore usura.
Si prevede che il servizio sarà utilizzato da un numero molto limitato di persone, circa 40 al giorno, prevalentemente turisti.

Conclusioni e Petizione Finale
La serata si è conclusa con la sottoscrizione di una petizione popolare, finalizzata a chiedere risposte chiare e trasparenti su quattro punti fondamentali:

1. Modalità di coinvolgimento della popolazione residente di Sardagna, riconosciuta come parte attiva del progetto e non come semplice ricevente di informazioni.
2. Impegno del Comune di Trento a garantire la sostenibilità ambientale, la tutela del territorio e la riduzione del consumo di suolo agricolo riguardo all’impianto e alle sue infrastrutture.
3.Presentazione di uno studio di fattibilità completo, anche considerando le problematiche geologiche del tratto Sardagna-Vaneze.
4.Valutazione di un’ipotesi progettuale che preveda un tracciato anche attraverso la località Candriai, favorendo un collegamento con zone a residenza primaria in crescita.

Si comunica che a partire da lunedì 4 agosto presso la fioreria F 5 Lab di Via Grazioli n.4 a Trento vengono raccolte le firme per la petizione con orario dal lunedì al venerdì 9-13 /15-19.

Nota finale: L’incontro ha evidenziato un diffuso malcontento tra i cittadini, che chiedono maggiore trasparenza, partecipazione e attenzione alle implicazioni ambientali e paesaggistiche del progetto.

A cura del Comitato di redazione

CHIESETTA ROMANICA DEI SS. FILIPPO E GIACOMO NEI PRESSI DELLA QUALE VERRA ‘COSTRUITA LA STAZIONE DI ARRIVO DELLA FUNIVIA TRENTO- SARDAGNA.

 


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