Mori: M5S contrario alla mozione sulle quote rosa


Mozione: modifiche alla legge elettorale provinciale 5 marzo 2003, n.2 per introdurre “azioni positive” volte a promuovere l’accesso alle donne, attualmente sottorappresentate, alle funzioni pubbliche e alle cariche elettive provinciali.

Dichiarazione di voto: mozione quote rosa
Non penso che debba esistere, in un paese civile, una legge elettorale che distingua dei generi tra le persone, di nessun tipo.
Introdurre meccanismi di preferenza di genere porterebbe secondo noi a limitare la libertà decisionale di una persona e rischierebbe di dare meriti a chi non ne possiede e viceversa.
La regola del 60 e 40 per cento, non garantisce ne democrazia ne meritocrazia.

Rendiamoci conto che abbiamo una legge elettorale che concede un premio di maggioranza a chi prende più voti, togliendo di fatto la rappresentatività tanto ricercata e sbandierata.
Per valorizzare le donne non servono leggi elettorali, serve una riqualificazione culturale. Le pari opportunità esisteranno quando non ci saranno più distinzioni di sesso e di genere a partire dalle leggi stesse. Per garantire eguaglianza e piena partecipazione dobbiamo rieducare il nostro cervello, anzi, dobbiamo cominciare ad educarlo in modo corretto, a partire dalla consapevolezza di quello che siamo realmente.

Non dobbiamo introdurre norme positive che consentano alle donne di assumere sempre più ruoli decisionali importanti nel contesto pubblico, dobbiamo introdurre norme che consentano alle persone più capaci di dare un valore aggiunto alla causa finale del bene comune. Che cosa centra il genere con l’attività amministrativa?!? o con le idee vincenti?!?
Non si ottiene una vera e piena democrazia in questo modo, anzi. La si storpia e ne si inquina il risultato. Non solo, secondo il nostro modesto parere, si andrebbe addirittura a sminuire il valore e l’importanza della donna.

Non capisco se siamo di fronte ad una specie protetta a rischio di estinzione o ad una persona normodotata come tutte le altre.
Il fatto che si ragioni in questo modo mi fa capire che non siamo ancora pronti al cambiamento che cerchiamo di apportare scrivendo questo tipo di leggi.
In definitiva, pensiamo che le quote rosa siano un insulto al genere femminile e alle persone che possiedono tali caratteristiche.
I veri provvedimenti da adottare sarebbero quelli che liberano le persone, donne in primis, dai condizionamenti che impediscono o limitano la possibilità di partecipare alla gestione del bene comune.

Servizi quali nidi, asili, ecc. , ma anche modelli organizzativi che liberino il tempo x dedicarsi a questo impegno.
E norme, come la limitazione dei mandati, che consentano di liberare gli spazi dai “professionisti” della politica; perché questa torni ad essere un Servizio alla comunità e non una fonte di guadagno personale.
Per questi motivi siamo totalmente contrari alla mozione presentata e voteremo contro, sperando che il nostro messaggio sia riuscito, almeno in parte, a smuovere la vostra posizione in funzione ad una possibile futura collaborazione in tal senso.
Votazione: 14 favorevoli 2 contrari.

Consiglieri comunali Movimento 5 stelle Mori
Nicola Bertolini
Renzo Colpo

Sorgente: Mozione quote rosa  | MORI5STELLE