La sera del 27 luglio 2024, a partire dalle 21:30, anche la nostra coalizione Trento in Piazza si è unita ai circa 2000 manifestanti riuniti sotto la Fontana del Nettuno, nel cuore della città, per esprimere solidarietà con il popolo palestinese.
In una piazza carica di energia, tra cori, bandiere, tamburi e cartelli, abbiamo gridato con forza: FREE FREE PALESTINE. Il popolo trentino ha scelto di rompere il silenzio e di prendere posizione contro quello che è ormai un evidente sterminio, denunciando l’inerzia e la complicità con cui le istituzioni italiane – dal governo nazionale alle amministrazioni locali – hanno assistito ai massacri del popolo palestinese senza mai assumere una posizione chiara, né adottare misure concrete.
Nessuna sanzione, nessun embargo sulle armi, nessun boicottaggio dei prodotti israeliani, nessuna condanna ufficiale. Nessun riconoscimento dello Stato palestinese. Solo un colpevole silenzio che equivale, nei fatti, a complicità.
In piazza, insieme a noi, famiglie arabe e probabilmente palestinesi portavano cartelli che gridavano verità dolorose:
“Con Gaza sta morendo l’umanità”,
“Chi tace acconsente” ,
“Non uccidete i bambini di Gaza”.
I loro figli portavano lenzuola bianche, simbolo struggente dell’innocenza strappata alla vita.
È il momento che il popolo – soprattutto i giovani, presenti numerosi ieri sera – si riappropri delle redini di uno Stato e di un’Europa sempre più orientati al riarmo piuttosto che alla promozione della pace. Il futuro è in gioco, e non possiamo permettere che venga sacrificato sull’altare della geopolitica e dell’indifferenza.
La battaglia per la pace e il disarmo è lunga e, come Movimento 5 Stelle Trentino, siamo in prima linea dal 13 febbraio 2024, quando abbiamo organizzato il primo presidio davanti alla sede RAI di via Perini, a seguito della coraggiosa dichiarazione del cantante Ghali sul palco di Sanremo: “Stop al genocidio”. Da allora, abbiamo promosso manifestazioni e cortei nei mesi di febbraio, maggio, ottobre 2024, e a gennaio 2025.
Eppure ci chiediamo:
Il sindaco Ianeselli, presente in piazza, ha mai ascoltato davvero queste voci? Ha mai promosso un’azione concreta?
E l’Arcivescovo, che solo ora – dopo oltre 60.000 morti – ha lanciato un appello per Gaza in collaborazione con il Comune e le ACLI, dov’era fino ad oggi? Aveva annunciato il suono delle campane del Duomo. Ma il silenzio ha prevalso, ancora una volta.
Noi non ci fermeremo. Per Gaza. Per la pace. Per l’umanità.
A cura del Comitato di Redazione – Trento in Piazza
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