Spesso le attività del M5S e le lettere inviate ai direttori dei quotidiani locali non trovano spazio sulla stampa e nei media. Per avere notizie reali della politica trentina è necessario leggere il Fatto Quotidiano, che ringraziamo per aver pubblicato oggi 3 maggio 2025 una lettera della nostra attivista Anita Agostini dimostrando di fare come sempre informazione onesta e trasparente.
Per dovere di cronaca riportiamo anche il testo completo della lettera che Anita Agostini ha inviato al Fatto il 1^ maggio 2025, che comprende anche l’estratto del verbale della serata:
“Oggetto: Segnalazione di censura mediatica a danno della nostra coalizione
Buongiorno,
sono Anita Agostini, referente giovani del Gruppo Territoriale di Trento del Movimento 5 Stelle.
Vi scrivo a nome di tutto il gruppo per segnalarvi quanto accaduto in occasione della conferenza intitolata “Non c’è pace senza disarmo. L’unica sicurezza è quella sociale”, che si è tenuta nella serata del 29 aprile. All’evento hanno partecipato relatori di spicco, quali l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Gaetano Pedullà e l’ex ministro della solidarietà sociale ed ex segretario di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero.
La serata è stata promossa a sostegno della candidata sindaca Giulia Bortolotti, sostenuta dalla coalizione composta da Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista e dalla lista civica Onda, in vista delle elezioni amministrative del prossimo 4 maggio.
Nella stessa giornata, i segretari nazionali di Lega e Partito Democratico si sono recati in città per sostenere i rispettivi candidati. Questo ha fornito alla stampa locale un pretesto per ignorare completamente la nostra iniziativa, relegandola a una breve nota correlata unicamente a un video pubblicato da Pedullà durante il viaggio in treno e ad un piccolo articolo di oggi.
Constatiamo, con crescente preoccupazione, un atteggiamento sistematicamente parziale da parte della stampa locale, che tende a oscurare le iniziative e le proposte della nostra coalizione, riservando invece ampio spazio ai consueti schieramenti politici.
Esausti da questa reiterata forma di censura, ci rivolgiamo a voi per chiedere se vi fosse possibile approfondire e dare visibilità alla questione.
Alleghiamo a questa comunicazione un articolo dedicato al sindaco uscente Franco Ianeselli, ricandidato per un secondo mandato, per fornirvi un esempio concreto del trattamento riservato ad altri candidati. In aggiunta, vi inoltriamo un estratto del verbale della conferenza del 29 aprile, insieme ad alcuni materiali multimediali a supporto.
Ringraziandovi sin da ora per l’attenzione e la disponibilità, restiamo a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Agostini Anita
Estratto del verbale – Conferenza del 29 aprile 2025
“Non c’è pace senza disarmo. L’unica sicurezza è quella sociale”
La serata si è apre con l’intervento di Giulia Bortolotti, candidata sindaca per la coalizione “Trento in Piazza”, che ringrazia i presenti e denuncia l’ipocrisia degli slogan politici dominanti, richiamando l’attenzione sulle infiltrazioni mafiose in Trentino emerse dall’inchiesta Romeo. Sottolinea la necessità di un cambiamento radicale a livello cittadino.
Paolo Ferrero, già ministro della Solidarietà Sociale, ribadisce un no categorico alla guerra e sottolinea la necessità di un drastico taglio alle spese militari a favore del welfare e dell’integrazione sociale. Sostiene la necessità di rafforzare il mercato interno, introdurre il salario minimo e difendere i diritti civili e ambientali. Dichiara due SI’ altrettanto chiari: sì alla difesa dell’ambiente, e sì ai diritti civili di tutti. Centro destra e centro sinistra non hanno posizioni molto diverse. Ferrero critica l’escalation militare europea e l’assenza di volontà diplomatica, esprimendo forti riserve verso le posizioni di Meloni e l’attuale politica internazionale. Meloni accetta tutto quello che dice Tramp, tranne che la sua richiesta di smettere con quel massacro, mentre Meloni e gli altri in Europa vogliono continuare con la guerra e mandare armi e soldati. Dobbiamo scegliere la strada della pace, l’Europa unita la facciamo perché il popolo vuole la pace e non la guerra, e non un arsenale atomico.
Alex Marini denuncia la sistematica censura da parte dei media nei confronti del Movimento 5 Stelle, anche in occasione della grande manifestazione del 5 aprile.
Gaetano Pedullà, eurodeputato M5S, ringrazia Trento, il Trentino, è qui per Giulia, una coraggiosa guerriera e chi è qua per sostenerla è guerriero due volte: per sfidare questi monoliti di poteri di destra e di sinistra foraggiati da un’informazione criminale che oggi abbiamo in Italia. Questo sistema ha obiettivi precisi dal punto di vista della sicurezza, dell’economia, di un modello di società securitario che va a comprimere i nostri diritti. C’è chi dice: tanto la politica è tutta uguale, nulla cambia, perchè perdere tempo? Purtroppo tutto cambia e tutto cambia in peggio, quindi l’impegno che stiamo mettendo in campo è fondamentale.
Se uscirà il solito risultato elettorale, questo confermerà che ci sono dei cittadini che vogliono la guerra, che vogliono togliere soldi al welfare. Quell’Italia che non è espressa da un’ informazione corretta, vuole creare un altro mondo. Un mondo dove non continui a prosperare un conflitto di interessi gigantesco. Torniamo a dare alle persone importanza perchè la stragrande maggioranza degli Italiani non è favorevole al riarmo, vuole invece combattere contro la povertà che tocca chi non arriva a fine mese, pur avendo un lavoro. La Germania ha chiesto la deroga al patto di stabilità per armarsi. Quando ci si arma così tanto, poi gli arsenali si devono svuotare. Si va in una direzione passo dopo passo che procede spedita verso un unico punto di arrivo. Portiamo in ogni luogo la nostra ferma opposizione, facciamoci sentire ovunque.
Filippo Degasperi (Onda) ha criticato grandi opere inutili come il bypass ferroviario, la funivia del Bondone e la passerella sull’Adige, sottolineando l’urgenza di un modello di sviluppo più sostenibile.
Giuliano Pantano (Rifondazione Comunista) ha condannato la complicità dell’Italia nel genocidio in Palestina attraverso la vendita di armi a Israele, e ha lanciato un appello per il boicottaggio e la fine del massacro. Ha denunciato l’aumento della spesa militare (da 18 a 32 miliardi) a fronte della carenza cronica di fondi per sanità, edilizia popolare, scuola e welfare.”
A riprova della tendenziosità della stampa locale riportiamo le due aperture dei quotidiani locali “Il T ” e “L’Adige” di oggi 3 maggio che riportano gli eventi organizzati ieri in città nominando solo il centro destra e il centro sinistra..
E per concludere un’ amara considerazione: rimaniamo basiti quando in TV continuano a nominare dei partiti che non hanno nemmeno una rappresentanza in parlamento come ad esempio “Noi moderati” il cui leader, Maurizio Lupi, viene sistematicamente intervistato come fosse un partito di rilevanza nazionale… Misteri della par condicio !
a cura del Comitato di redazione
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