Tutela Palazzo Scopoli. Il Comune di Primiero San Martino di Castrozza ignora i cittadini


Nei giorni scorsi mi è stato segnalato l’ennesimo caso di mancata trattazione di un’istanza popolare presentata in un comune trentino. Il 14 luglio 2017, quasi 300 cittadini hanno presentato al Comune di Primiero di San Martino di Castrozza una petizione per la tutela di Palazzo Scopoli, un edificio risalente al XI secolo: il più antico della vallata e di grande valore storico-artistico. Nonostante le disposizioni statutarie parlino chiaramente – la risposta deve arrivare entro novanta giorni dalla presentazione dell’atto – l’amministrazione comunale non si è ancora attivata per assumere una pubblica posizione in ordine alle richieste della cittadinanza. La cattiva abitudine degli amministratori locali di mettere nel cassetto le petizioni popolari persiste anche nelle piccole comunità dove, invece, il rapporto tra cittadini e governanti dovrebbe essere all’insegna della franchezza e della trasparenza.

Attraverso l’interrogazione presentata alla Camera dei Deputati il 17 gennaio 2018 (4/19019) confido che il Governo e la Giunta provinciale, che avrebbero l’obbligo di vigilare sull’attuazione degli statuti comunali e sul rispetto dei diritti di partecipazione, si attivino una volta per tutte affinché il diritto di petizione trovi piena attuazione in tutti i comuni della provincia di Trento. Ciò consentirebbe ai cittadini di utilizzare lo strumento più semplice ed essenziale per far sentire la loro voce nella gestione degli affari locali che li riguardano, senza doversi rivolgere sistematicamente alla rappresentanza politica o al Difensore Civico per poter essere ascoltati.

Riccardo Fraccaro
Deputato della Repubblica Italiana MoVimento 5 Stelle