Ala, il paradosso delle cause alla pubblica amministrazione: comunque paghiamo sempre noi!

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Angelo Trainotti, Consigliere Comunale pentastellato di Ala, propone alcune riflessioni riguardo ad un contenzioso che vede opposta l’amministrazione alense a dei cittadini e che si trascina ormai da molti anni.
«A quasi 13 anni dal suo inizio, la vicenda del mancato adempimento di una convenzione urbanistica tra alcuni cittadini di Ala e l’amministrazione comunale non può ancora dirsi conclusa. Correva l’anno 2003 quando gli allora amministratori comunali dell’epoca impegnarono l’amministrazione municipale a realizzare una strada e le relative opere di urbanizzazione, arrivando anche a riscuotere gli oneri connessi, per poi non realizzare nulla di quanto promesso. A quel punto, i cittadini interessati, sentendosi beffati ed avendo anche subito un notevole danno economico, ricorsero al TAR per avere giustizia, che ottennero con la condanna del Comune di Ala a risarcirli di 43 mila euro per il comportamento “passivo e ignavo” tenuto e successivamente di 160 mila euro circa per i danni e i mancati guadagni subiti. Tuttavia il Comune di Ala, non accettando la sentenza, decise di ricorrere al Consiglio di Stato contro la decisone del Tar, chiedendo anche la sospensiva del risarcimento… che però veniva negata, ordinando così al Comune di saldare il dovuto in attesa della sentenza definitiva, che ancora oggi deve arrivare ma che è legittimo supporre darà ancora ragione ai cittadini contro l’amministrazione.
Ora a mio giudizio la vicenda solleva due punti meritevoli di approfondimento: in primo luogo trovo sbagliata e controproducente la protervia con la quale il Comune ha cercato di non risarcire i cittadini, ancor oggi avendoli saldati solo per quanto riguarda la tranche dei 43 mia euro iniziali a fronte di un conto che fra rivalutazioni e spese aggiuntive pare essere salito di quasi altri 100 mila euro, e si badi bene, questo sta portando al rischio che i conti del Comune vengano fatti bloccare dall’autorità giudiziaria, con tutto quello che ciò potrebbe significare in termini di ricadute negative per i censiti di Ala. In secondo luogo ritengo sia necessaria una profonda riflessione su chi debba pagare in casi come questi. Se infatti il Consiglio di Stato, come pare a questo punto probabile, andrà a confermare la sentenza del TAR di Trento, il Comune di Ala e quindi i suoi cittadini dovranno sborsare delle cifre nell’ordine di alcune centinaia di migliaia di euro. A pagare non saranno le persone responsabili del danno, ma la cittadinanza, cioè tutti noi. Per poter inchiodare gli amministratori alle loro responsabilità servirà infatti un ulteriore passaggio, questa volta alla Corte dei Conti, con tutte le lungaggini ed i costi del caso. Mi domando che senso abbia che gli amministratori di un Comune possano decidere di spendere liberamente il denaro della cittadinanza per intentare cause contro i loro stessi cittadini nella quasi certezza che non saranno comunque loro a rispondere personalmente di queste spese ma i cittadini stessi… In pratica un sistema che gli amministratori riescono a ritorcere in ogni caso contro gli amministrati!»

Ufficio Stampa
M5S Trentino