Cassa del Trentino fa utile con i soldi dei comuni?

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Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
quotidiano corriere del trentino barrato quotidiano trentino barrato

quotidiano adige barrato

I quotidiani locali riportano dati interessanti sul bilancio 2015 di Cassa del Trentino.
Sebbene il documento non sia ancora disponibile alla consultazione pubblica, le cronache parlano di debiti complessivi per 2,3 miliardi di euro.
A colpire maggiormente però è un altro dato: Cassa del Trentino avrebbe a disposizione oltre mezzo miliardo di euro ovvero il valore attuale dei «contributi in conto annualità» già assegnati dalla Provincia ma non ancora elargiti ai beneficiari, che per Cassa del Trentino sono enti pubblici, i Comuni ad esempio.
Da notare che la voce appare in costante crescita: 383 milioni nel 2013, 497 milioni nel 2014 e 581 milioni nel 2015.
Si tratta di una situazione «curiosa» che porta a chiedersi come mai le somme in questione non finiscano a coloro i quali ne sono destinatari ma restino invece parcheggiate nelle pieghe del bilancio all’intermediario.
Per capirne di più ho quindi provveduto a depositare un’interrogazione al Consiglio Provinciale con la quale chiedo tutti i dati relativi a questi contributi non ancora assegnati.
In particolare c’è da capire se le somme erogate dalla PAT a CdT siano state in qualche modo vincolate in attesa della richiesta dei legittimi assegnatari o se siano nel frattempo state impiegate per altri scopi. In tal caso verrebbe da chiedersi cosa succederebbe se gli enti beneficiari arrivassero finalmente a reclamare il denaro che gli spetta e CdT dovesse erogare loro tutti o gran parte dei 581 milioni che attualmente custodisce.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle


Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

CONSIGLIO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Egregio Signor
Bruno Dorigatti
Presidente del Consiglio Provinciale
SEDE

Interrogazione a risposta scritta n.

La stampa del 6 maggio 2016 ha riportato con grande enfasi la cronaca della presentazione del bilancio 2015 di Cassa del Trentino Spa.
Nell’attesa che il documento contabile venga pubblicato e reso disponibile per un’analisi dettagliata, leggendo quanto pubblicato (oltre al dato del debito complessivo pari a 2,3 miliardi di euro) risalta la quota di passivo patrimoniale rappresentata da debiti verso la clientela. In particolare si spiega che la quota maggiore di tali debiti «è rappresentata dai contributi in conto annualità assegnati dalla Provincia non ancora erogati ai beneficiari». Per il 2015 il valore raggiunge la ragguardevole cifra di 581 milioni di euro.
Confrontando la situazione del 2015 con quella degli esercizi precedenti emerge che il dato è in crescita costante. Nel 2013 il valore dei «debiti per contributi in conto annualità da erogare» era pari a 383 milioni di euro, dato che per il 2014 sale a 497 milioni di euro.
Dai bilanci già pubblicati si deduce che tali somme rappresentano «il valore attuale dei contributi in annualità assegnati dalla Provincia Autonoma di Trento in attesa di richiesta da parte degli enti beneficiari». Sembrerebbe quindi che la Provincia abbia già assegnato (per intero) l’importo del contributo a Cassa del Trentino.
Quest’ultima rileverebbe come debito il valore attuale dello stesso (naturalmente inferiore), maturando quindi un ricavo che, stando così le cose, contribuirebbe a far lievitare l’utile.

Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere

  • il dettaglio dei «beneficiari» dei contributi già assegnati dalla Provincia e non ancora erogati;
  • l’anno di assegnazione e la destinazione prevista di ciascun contributo;
  • l’ammontare di ogni singolo contributo riconosciuto dalla Provincia e il valore attuale dello stesso come contabilizzato nel bilancio di Cassa del Trentino;
  • se le somme già erogate dalla Provincia sono state vincolate in attesa della richiesta dell’ente beneficiario o se sono già state impiegate per altri scopi;
  • in questo secondo caso, come si intende rispondere alla richiesta dei beneficiari che potrebbero richiedere l’erogazione immediata di 581 milioni di euro.

A norma di regolamento si richiede risposta scritta.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle