CETA: sue incompresioni e cambi di rotta


Doveva essere una mozione che filava via liscio in Consiglio per il fatto che la condivisione in commissione ambiente era stata totale da parte di tutti i commissari e il dispositivo non era particolarmente complesso, invece la proposta di contrastare in tutte le sedi istituzionali l’accelerazione della procedura di approvazione e la ratifica finale del trattato CETA ha rischiato di naufragare quando dai banchi della maggioranza alcuni consiglieri hanno sollevato dei dubbi riguardo la mozione e che forse era meglio prendersi un po’ più di tempo per valutare meglio la questione.

Un passo di lato che ha avuto bisogno di una riunione improvvisata dei capigruppo con i componenti della commissione ambiente, al termine della quale però non ne è uscita una proposta condivisa.
Risultato: si è entrati nel merito della mozione, ognuno ha detto la sua e si è giunti al voto.
Un voto largamente favorevole, 24 SI su 35, nonostante l’astensione della Giunta e del gruppo del PATT.

Come gruppo M5S siamo soddisfatti per aver contribuito all’approvazione del documento che abbiamo arricchito con un punto volto a promuovere l’intervento della Conferenza Unificata Stato Regioni ed Autonomie Locali al fine di ottenere un’adeguata consultazione dei comuni, delle province e delle città metropolitane, in modo da dare la possibilità agli enti locali di trasmettere le proprie osservazioni.
La mozione magari non fermerà questo trattato internazionale, ma almeno a livello locale, come città capoluogo, abbiamo dato un contributo alla formazione della posizione di una parte del paese in relazione al trattato CETA.

Trento, 13 settembre 2017

I consiglieri comunali M5S di Trento
Marco Santini
Paolo Negroni
Andrea Maschio

Mozione sul trattato CETA