Chiusura del Brennero: l’Euregio batte un colpo… ma forse è troppo tardi

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«L’Austria si appresta a reintrodurre i controlli al confine di Stato con tanto di filo spinato e militari armati e prende così effettivamente corpo, a parti invertite, quella “Linea non mi fido” di mussoliniana memoria evocata negli scorsi giorni. In questo modo il Brennero torna a quella funzione di frontiera naturale che si era cercato di superare negli ultimi 50 anni
Ribadito che personalmente ritengo la scelta dell’Austria pienamente legittima, dato che una Nazione ha non solo il diritto ma anche il dovere di tutelare i propri cittadini, ciò che mi preme sottolineare qui è un dato politico. Ieri, forse per la prima volta nella sua storia, l’Euregio, entità fin qui l’ectoplasmatica, ha dato un primo e concreto segno di vita con la visita a Vienna dei governatori di Trentino, Tirolo ed Alto Adige. In questo caso va detto che si è fatto ciò che era possibile fare, considerato che ormai le nostre Provincie sono parti deboli che subiscono sia le decisioni prese a Vienna ma anche l’incapacità di Roma e Bruxelles a gestire in maniera efficace il problema dell’immigrazione. Le richieste avanzate ieri, ovvero l’applicazione effettiva degli accordi di Schengen per le frontiere esterne e la revisione del trattato di Dublino sono da considerarsi di buon senso, peccato però che abbiano ben poche speranze di venir accolte. Certo, basterebbe avere un minimo di memoria per ricordarsi come si tratti esattamente di quanto promesso da Renzi ai tempi del semestre di presidenza italiana della UE, propositi rivelatisi come sempre inconsistenti».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle