Comune chiuso per rimpasto e Trento attende

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Sembrava fossimo alle battute finali del gioco delle parti, che ormai si sta dilungando dal lontano maggio 2015, mentre invece ecco l’ennesimo rinvio per “per definire il progetto politico più utile… nell’interesse della città” (parole testuali del Sindaco).

Ci lascia basiti e perplessi un comportamento di tale genere. Un maggioranza, ad oggi tenuta insieme a stento, ricattata dall’interno sempre e solo per le poltrone e mai per questioni di sostanza.
Così, ora, si dichiara apertemente che non esiste, attualmente, un progetto politico unitario della maggioranza per il bene della città? Ed allora quando si sono presentati alle elezioni di cosa parlavano?
Lasciamo a voi le riflessioni in merito.
Ciò che verifichiamo con mano è che tutto resta fermo. La nostra città cade rapidamente nel degrado. Piazze, inaugurate meno di un anno fà, vengono abbandonate a se stesse. Ordinanze del Sindaco disattese, richieste di aiuto dei cittadini in merito allo spaccio di droga sotto casa con risposte immediate sulla massima attenzione in merito alla grande distribuzione. Certo che anche interventi sulla situazione “al dettaglio” sarebbero importante visto che è quella che il cittadino si trova sotto casa.
L’unico argomento che pare contare è “tolgo un assessore da li e lo metto qui” come fosse una partita a Risiko.
Attenezione a Risiko si può fare solo uno spostamento….
E quando si annoverano le persone da spostare non si tratta di personalità nuove o di tecnici competenti mai di un mero scambio di ingredienti messi nello stesso pentolone con eventualmente qualche spezia tirata fuori dal cilindro solo per accontentare l’urlatore di turno ma che con il resto non ci azzecca per nulla.
Come finirà? Con il rimpasto che prevederà qualche scambio di poltrone, qualche delega in più e con altrettanti scontenti che non azzereranno per nulla le questioni di stabilità di una maggioranza senza una progetto unitario e convinto. Certo è molto facile criticare ma non possiamo farne a meno. Siamo stanchi di proseguire in questo modo statico, lento, quasi inutile quando una città intera chiede il nostro aiuto. Vi sono troppe questioni in sospeso, non da ultimo il PRG che prevederebbe un percorso lungo, concertato e condiviso, il nuovo statuto comunale, grandi opere come il nuovo ospedale o il polo natatorio che ancora brancolano nel buio e la irrisolta questione dei terreni di Trento nord.
Ci aspettavamo più dinamicità ma qui urge un intervento di un curandero haitiano visto che gli zombie popolano le sale del Consiglio.

Consigliere Comunale M5s Trento
Andrea Maschio
Marco Santini
Paolo Negroni