Le contraddizioni degli interventi urbanisti ad Arco

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Lo stupore misto a confusione nel leggere l’intervento dell’On. Ottobre di ieri sulla stampa in merito a Villa San Pietro è forte.

Pochi giorni fa sempre sul giornale intervenendo a proposito del caso ex-Argentina Ottobre aveva manifestato i suoi dubbi sull’intervento di demolizione e ricostruzione di Villa San Pietro.
Ieri invece intervenendo a commento della serata organizzata dai comitati ambientalisti su Villa San Pietro, Ottobre ha cambiato completamente orientamento difendendo il rendering e la proposta scelta dalla commissione giudicatrice da lui definita super partes. Non contento si è lanciato nella promozione di una serata pubblica organizzata dal PATT incentrata sugli edifici asburgici.
Bene, della contraddizione in cui è incappato Ottobre abbiamo già detto; che sia frutto di amnesia o di ripensamenti sollecitati da cause di forza maggiore non sta ai noi dirlo.
Ci preme di più sottolineare l’inesattezza della sua affermazione circa l’imparzialità della commissione che valutò il concorso di idee per la ricostruzione di Villa San Pietro, che lo ricordiamo era costituita da componenti della proprietà e da un membro della ex commissione edilizia che diede la concessione per l’ex-Argentina e per questo si trova indagato insieme al Vice Sindaco, alla Dirigente e alla Funzionaria dell’Ufficio Tecnico, insieme ai costruttori e progettisti.
Riteniamo che valutazioni di tale importanza su interventi urbanistici, per gli effetti di trasformazione del paesaggio e del contesto del centro storico che comportano non possono essere date da una commissione giudicatrice nominata dal privato, con all’interno componenti della stessa proprietà. Riteniamo che il suo giudizio, dettato anche da legittimi interessi privati, non possa essere ritenuto insindacabile. Altrimenti ne risulterebbe una inaccettabile abdicazione della funzione e dei poteri delle commissioni urbanistiche di nomina pubblica.
Sorridiamo di fronte all’annuncio di una serata sugli edifici asburgici perché per rispettare il patrimonio asburgico che caratterizza Arco basterebbe che la Giunta e la Commissione Edilizia rispettassero i criteri tipologici e costruttivi dei centri storici del PRG , che devono essere rispettati anche nel caso si renda necessaria la demolizione con ricostruzione. Inutile dire che nel caso di Villa San Pietro tutto ciò manca. Ma sembra che anche in altri casi queste prescrizioni sono state disattese senza che l’onorevole avesse nulla da obiettare.

Consiglieri MoVimento 5 Stelle Arco
Giovanni Rullo
Lorenza Colò