Croci degli schutzen: serve coerenza, condivisione e rispetto!

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Filippo Degasperi del M5S segnala con preoccupazione e sconcerto le iniziative assunte dalle associazioni che si occupano di folklore locale quest’ultima domenica con la benedizione delle croci che nelle loro intenzioni dovrebbero venire poste in tutto il territorio trentino a commemorazione dei soli caduti trentini e tirolesi inquadrati negli Standschuetzen.

Dice Degasperi: “Lascia sgomenti che il progetto di commemorare solo una parte dei caduti della prima guerra mondiale possa proseguire senza contraddittorio e senza che nessuno in Trentino se ne assuma la responsabilità politica. Domenica hanno benedetto le 70 croci che hanno intenzione di piantare il prossimo 8 agosto e non risulta che si siano degnati di coinvolgere nessuno all’infuori dei loro associati. Viene da chiedersi a cosa servano il Museo storico di Trento, il Museo della guerra di Rovereto, l’Università e, soprattutto, il comitato per il Centenario se una qualsiasi associazione folkloristica può fare come gli pare”.

Degasperi continua: “Viene anche da domandarsi cosa succederebbe se la stesa iniziativa la volessero prendere gli Alpini o una qualche altra associazione  d’arma (non folkloristica) per commemorare i soli morti italiani. Sono pronto a scommettere che i primi ad ululare indignati sarebbero proprio quelli che domenica scorsa si sono dati appuntamento in Piazza Walter. Del resto quando l’Associazione Nazionale Alpini ha proposto l’adunata nazionale del 2018 a Trento non sono mancati interventi a sostegno di scelte corali e non divisive. Poi, dando prova di grande coerenza, organizzano commemorazioni ad uso proprio, solo per quelli che reputano i “loro morti”, contrapposti a quelli dei “nemici”, e proprio li sta il punto: non si può chiedere condivisione quando torna comodo e fare esattamente il contrario quando si tratta delle proprie iniziative. O si punta al rispetto reciproco, oppure ognuno se ne assume le conseguenze. In questo caso mi pare evidente che le croci servano molto più a lanciare un progetto politico-culturale piuttosto che ad una serena riflessione sulla morte e sulle sofferenze di chi ha combattuto in queste terre 100 anni fa, e perciò mi sento profondamente contrario a quest’iniziativa”.

Chiusura per le parole espresse da Ugo Rossi al Dolomiten dove si fa riferimento proprio ad un’interrogazione di Degasperi sul tema:”Leggo che Rossi fa il Ponzio Pilato e si limita a constatare che per ora di richieste di commemorazioni simili da parte di altre associazioni non ne sono arrivate, se arriveranno deciderà il da farsi. Rossi dovrebbe ricordarsi che se richieste simili non arrivano, ciò avviene perché ci sono gruppi che dimostrano maggior correttezza di quella dimostrata domenica e che agiscono secondo i presupposti di condivisione, coinvolgimento e rispetto. Persone che si aspetterebbero qualcosa di più del silenzio assenso”.

Degasperi annuncia poi che, per riscoprire il valore dell’impegno e del sacrificio nonché per valorizzare le ricchezze storico culturali del territorio trentino, attraverso una mozione, cercherà di attivare la Giunta per recuperare e restaurare le numerose lapidi posate nel primo dopoguerra lungo la linea del Fronte a ricordo dei caduti della Legione Trentina.

TGR RAI ed. 19.30 18/04/2015 – Benedizione croci Schuetzen a BZ