Formazione professionale: dopo l’ennesimo scandalo tutto torni in mano pubblica

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Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
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Per una volta anche il premier Renzi dimostra di aver avuto ragione, quando nella mozione congressuale del dicembre 2013 definiva la formazione professionale un buco nero che risolve «più i bisogni dei formatori che di chi cerca lavoro».
E benché successivamente il personaggio in questione abbia accantonato questa pure l’azzeccata valutazione, oggi in Trentino abbiamo la prova della sua fondatezza.
Un’azione brillantemente condotta dalla Guardia di Finanza ha infatti smascherato un presunto sistema di frode con cui, secondo gli inquirenti, venivano indebitamente incassate somme del Fondo sociale europeo e della Provincia, destinate a interventi di formazione per lavoratori.
Come M5S del Trentino abbiamo sempre messo in guardia contro i rischi insiti in questo tipo di sistema e sostenuto che gli interventi di formazione debbano essere affidati unicamente all’Agenzia del Lavoro: è l’unico modo per eliminare tutti i passaggi intermedi che fanno sì che tutti ci guadagnino, tranne i diretti e reali interessati. Il caso Whirpool è forse l’esempio più eclatante di questo sistema fatto apposta per fagocitare denaro.
Quasi 2 milioni di euro di fondi europei finiti in non meglio chiariti «corsi di riqualificazione», su cui ero intervenuto anche recentemente in Consiglio provinciale con una domanda di attualità.
Oggi abbiamo avuto la prova tangibile che non solo il problema era ed è reale, ma anche che i tanto sbandierati controlli della Provincia, se effettivamente condotti, si sono rivelati del tutto inadeguati. Il problema ora va affrontato senza esitazione, visto il fiume di denaro pubblico che in esso si riversa.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle