Guerra a Gaza. Il M5S partecipa al presidio di fronte alla sede Rai di via Perini

Al momento stai visualizzando Guerra a Gaza. Il M5S partecipa al presidio di fronte alla sede Rai di via Perini

di Renata Righi

Martedì 13 febbraio davanti alla sede della Rai in via Perini a Trento si sono radunate più di un centinaio di persone sventolando bandiere della Palestina e mostrando cartelli che dicevano: STOP AL GENOCIDIO, VIVA LA PACE, CESSATE IL FUOCO.

Nessun simbolo di partito, anche se erano molti gli schieramenti presenti, uniti da un’unica idea riassunta negli slogan scanditi da tutti: “Palestina libera” “Se non cambierà intifada pure qua.”

I discorsi degli intervenuti hanno criticato la scandalosa dichiarazione dell’ amministratore delegato della RAI, che, per bocca della conduttrice di “Domenica In” Mara Venier, ha dichiarato solidarietà a Israele censurando la frase espressa dal cantante Ghali che esprimeva semplicemente ciò che pensa ogni persona di buon senso nel mondo: STOP AL GENOCIDIO. Anche una strofa della canzone di Dargen D’Amico, che parla di un bombardamento di un ospedale, è stata considerata un’inaccettabile propaganda anti-israeliana. “Il nostro silenzio è co-responsabilità. La storia, Dio non accettano la scena muta. Cessate il fuoco.”

Gli intervenuti alla manifestazione volevano far sentire la voce del popolo palestinese assediato, stremato, massacrato. I 28.000 civili e i 13 mila bambini morti in raid israeliani, richiederebbero che il nostro governo si attivi per chiedere il “cessate il fuoco deciso e fermo” a Netanyahu. La mozione per il cessate il fuoco è stata approvata invece solo dalle opposizioni, mentre la maggioranza si è colpevolmente astenuta.

Queste le parole del leader del M5S:” Oggi più che mai deve levarsi forte la voce del popolo pacifista. Nei giorni in cui la striscia di Gaza è un inferno in Terra e questa carneficina indigna le opinioni pubbliche del mondo, dobbiamo raccogliere il grido di aiuto che si leva dalla popolazione palestinese. Siamo in piazza per ribadire la necessità che l’ Unione europea parli con una sola voce sulla questione israelo-palestinese, facendo chiarezza sulla soluzione dei due Stati e sul proprio contributo per riportare pace e umanità nella Striscia di Gaza.

Noi non restiamo indifferenti!”