Manifestazione a favore della martoriata Palestina

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di Renata Righi

Venerdì 23 febbraio abbiamo partecipato alle ore 18.00 in piazza Duomo a Trento ad una manifestazione di solidarietà al popolo palestinese organizzata dal sindacato di base che ha proclamato in questa giornata uno sciopero nazionale. Al mattino è avvenuto un presidio in piazza Dante e incontro di alcuni delegati con l’assessore Spinelli e un secondo presidio al Rettorato dell’università in via Calepina.

Durante questi due diversi momenti ci sono stati vari discorsi amplificati dal megafono:

“Da oltre 3 mesi prosegue senza sosta la strage di civili nella Striscia di Gaza condotta da Israele col sostegno del “democratico” occidente: oltre 25 mila morti palestinesi, in larga maggioranza bambini, donne e anziani.

Intere città letteralmente rase al suolo; scuole, ospedali e luoghi di culto bombardati senza pietà; centinaia di giornalisti ed operatori sanitari uccisi: questo il “messaggio di civiltà” lanciato dallo sionismo e dal macellaio Netanyahu in tutto il mondo.

A dispetto della propaganda dei media asserviti alla politica, in queste settimane le immagini strazianti del genocidio a Gaza hanno destato le coscienze di milioni di lavoratori e di cittadini, che ai quattro angoli della terra si sono mobilitati e sono scesi in piazza per chiedere un immediato cessate il fuoco e la fine della pulizia etnica antipalestinese, degli arresti indiscriminati e delle violenze dei coloni tuttora in corso anche in Cisgiordania”.

Le voci delle dure repressioni da parte della polizia di pacifici manifestanti nelle altre città d’Italia hanno scosso la nostra già scarsa fiducia nel governo.

La pioggia battente non ha scoraggiato il corteo, formato da più di un centinaio di persone, che  si è snodato per le vie del centro per ritornare quindi in piazza Duomo. E’ stato  distribuito un  volantino dal l’emblematico titolo “Nazifascismo: ieri contro gli Ebrei, oggi contro i Palestinesi” e sono stati scanditi molti slogan che inneggiavano alla Palestina libera, all’intifada contro gli aggressori sionisti e alla fuoriuscita delle armi dall’università visto che Il rettore De Florian è entrato a far parte del Consiglio scientifico della Leonardo per sviluppare progetti in collaborazione con l’Università.