M5s Ala: Interrogazione sugli abusi edilizi su p.ed. 299 e p.f. 416/4 Chizzola


Presidente del Consiglio

Sindaco

Segretario comunale

Oggetto: interrogazione a risposta scritta. Abusi edilizi su p.ed.299 e p.f. 416/4 C.C. Chizzola. Riscontro a risposta di data 25.01.2018 prot.1441.

Ill.mo Sindaco.

La ringrazio per aver risposto alla mia interrogazione di data 18.01.2018 prot. 932 nei termini di tempo assegnati dalla Legge.

Debbo tuttavia riscontrare che il contenuto della risposta alla interrogazione del sottoscritto, non chiarisce i dubbi sollevati, in quanto contiene dati inesatti, e non risponde a tutte le questioni sollevate (obbligo di intavolazione per rilascio di concessioni edilizie relative a costruzioni edificate a distanza inferiore a metri cinque dal confine – art. 30 del P.di F.).

Preciso che il fabbricato p.ed. 299 edificato su parte della p.f. 416/4 c.c. Chizzola, formata dalla originaria particella fondiaria 416/1, ha una superficie di mq. 1185. La suddetta particella è stata oggetto di donazione in data 18.12.1985.

La concessione edilizia n. 49 del 17.4.1986 relativa alla costruzione del deposito attrezzi agricoli, rilasciata quindi successivamente all’atto di donazione e sulla p.f. 416/4 di mq. 1185, ha considerato impropriamente per l’applicazione dei parametri edificatori previsti dall’articolo 30 del P. di F. , (densità massima edilizia ammessa 0,25 mc/mq) la superficie delle intere particelle fondiarie 416/1, 416/2 e 416/4, per una complessiva superficie di mq. 4745 come da Lei asserito. Rimane il fatto non smentibile, che solo la p.f. 416/4 di mq. 1185 era ed è in disponibilità del proprietario, titolare della concessione edilizia, al quale pertanto è stato concesso, dal Comune di Ala un volume di mc 874 , come da Lei affermato, dove era possibile un volume massimo di mc. 296,25 (mq. 1185*0,25). Concedendo quindi una volumetria circa tre volte superiore a quella massima consentita. .

Il fatto poi che non siano all’epoca del rilascio della concessione edilizia state rappresentate le stubi-ufficio, regolarizzate solo nel 2013 (insite sulla attuale p.ed. 238 originaria p.f. 416/2) poco importa. Infatti il comma 4 dell’articolo 30 del P. di F. del Comune di Ala, imponeva la distanza minima fra le costruzioni di 10 metri, non distinguendo fra costruzioni legittime o abusive. In ogni ulteriore caso la distanza dai confini di proprietà fissata dalla Legge in 5 metri era derogabile, unicamente con un atto intavolato, che nel caso specifico non è mai esistito e la costruzione ciò nonostante e’ stata realizzata a distanza inferiore di 5 metri dai confini.

Interrogo quindi la S.V. per conoscere se ritiene legittima e corretta la concessione edilizia che ha generato l’immobile, con una volumetria che è quasi il triplo di quanto ammesso dal piano di fabbrica nell’anno 1986 e come sia stato possibile violare i dettami imposti dal Piano di fabbrica del Comune di Ala anche sotto il profilo delle distanze dai confini e dalle costruzioni, oltre che del volume massimo.

In merito alla conc. edilizia n. 49/1986 interrogo la S.V. invitandoLa a risposte chiare e precise :

– E’ stato rispettato l’indice massimo di edificabilità per la realizzazione del manufatto agricolo, sulla p.f. 416/4 C.C. Chizzola ammesso dal P.di F. di Ala?

– Quali sono le motivazioni del mancato rispetto?

-E’ stato violato dalla concessione edilizia il vincolo dell’articolo 30 comma 4 del P.di F. di Ala, e il D.M. 1444/1968 ?

-Attualmente l’immobile è utilizzato a scopi agricoli?

-L’utilizzo per ricovero autovetture nella struttura è ammesso dal vigente piano regolatore del Comune di Ala, in un area agricola?

-Gli scarichi produttivi e i relativi fumi del forno di verniciatura provenienti dalla carrozzeria sono stati autorizzati dall’ente pubblico?

Il Comune di Ala era a conoscenza dell’abuso edilizio precedentemente all’anno 2010?

-Il sito ove ha operato la carrozzeria è stato oggetto di possibili inquinamenti ambientali dovuti alla carrozzeria?

-Il sito è stato oggetto di indagine da parte del Comune?

-Vi sono o erano eseguiti smaltimenti di acque reflue a dispersione nel terreno?

Premesso che, successivamente alla concessione edilizia n. 49/1986, lo stesso Comune di Ala rilascia nel luglio 1986, una variante alla costruzione, con ulteriore aumento di volume, superficie coperta, interrogo la S.V. per conoscere a quanto ammonti questo ulteriore volume autorizzato oltre a quello assentito originariamente.

Oltre a quanto sopra, l’edificio è stato oggetto ulteriormente ad incremento volumetrico, questa volta pare abusivamente, e pare altrettanto abusivamente è stato oggetto a modifica della destinazione d’uso da agricolo in artigianale per circa trent’anni.

Interrogo la S.V. per conoscere se:

-ritiene legittimo, che gli uffici comunali vadano ad applicare il regime sanzionatorio sull’edificio, per opere abusive (non coperte da concessione) che produce gli effetti di una sanatoria, con tutte le premesse sopracitate relative all’immobile?

-non pensa che l’intera comunita’ alense si ritenga offesa da simili comportamenti ?

Per evitare perdite di tempo costringendo il sottoscritto consigliere comunale, nelle funzioni del proprio mandato,  di dover intervenire ulteriormente sulla questione, chiedo di rispondere per iscritto in maniera precisa e di volersi astenere da indicare dati inconferenti e fuorvianti, come è avvenuto nella risposta del 25.1.2018, dove Lei tra l’altro ha indicato che la particella di riferimento di calcolo della densità massima edilizia per il capannone è di mq. 4745 e la potenzialità edificatoria è di mc. 1186.

Le ripeto che la p.f. 416/4 ha una superficie di mq.1185.

Distinti ossequi.

Ala 23.02.2018

Consigliere M5S Comune di Ala

Angelo Trainotti