Presidio Comitati NO TAV Trento 5 novembre 2025

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5 novembre 2025, ore 17.00 sotto il Palazzo della Regione.

PRESIDIO organizzato dal Comitati NO TAV di Trento con la presenza di attivisti del Gruppo Territoriale del M5S di Trento contro il progetto del bypass ferroviario.

Si protesta contro l’attuale amministrazione e il governo, ritenuti inattivi nel risolvere i problemi della città. In particolare, si chiede di fermare la costruzione del bypass, un progetto che, fin dal 2012, viene ripetutamente criticato come *inutile, dannoso e costoso*.

Interventi dei rappresentanti del comitato No Tav.

Durante la manifestazione sono intervenuti:
– Roberto Chiomento
– Fulvio Flammini
– Elio Bonfanti
– L’avvocato Marco Cianci

Quest’ultimo ha illustrato un esposto-denuncia che sarà inviato alla Procura della Repubblica di Trento. La denuncia si basa su dati, relazioni tecniche, ordinanze, e norme di legge del Codice Penale e dell’Ambiente, e mira a tutelare la salute pubblica e l’ambiente.

Principali criticità emerse

– *Inquinamento gravissimo:* I dati dell’Osservatorio ambientale e di sicurezza mostrano un inquinamento serio nelle aree di Trento Nord, che si estende anche oltre i confini del SIN (Sito di Interesse Nazionale).
– *Attività pericolose:* Sono stati evidenziati rischi derivanti dai lavori in corso, che prevedono lo scavo di terreni altamente inquinati e il loro trasferimento in discariche non idonee.
– *Spostamento delle acque inquinate:* Sono stati pianificati interventi per prelevare e spostare acque contaminate, con opere di trasparenza idraulica, che accelerano la diffusione degli inquinanti nel sottosuolo, mettendo a rischio la falda acquifera.
– *Violazioni di principi fondamentali:* Si violano i principi di precauzione e prevenzione, oltre ai diritti costituzionali di un ambiente salubre e della salute dei cittadini.
– *Strategia di inquinamento:* Le opere previste non mirano a disinquinare, ma a far transitare la falda sotto l’opera tramite sistemi di sifoni e pompe, aumentando notevolmente la velocità di propagazione degli inquinanti verso il centro città.

Misure di emergenza raccomandate

Si sottolinea la necessità di realizzare con urgenza:
– Due barriere idrauliche (potenziando quelle esistenti)
– Una barriera sotto l’area ex Sloi, nell’area Sequenza

Queste misure sono fondamentali per impedire la diffusione dell’inquinamento e per proteggere la salute pubblica.

Responsabilità e azioni legali

L’inerzia delle istituzioni è considerata intollerabile. Si richiede alla magistratura di approfondire le responsabilità, anche penali, di:
-Proprietari delle aree inquinate
-Responsabili dei progetti di RFI e del Consorzio Tridentum.
-Rappresentanti del Comune e della Provincia di Trento, che finora non hanno adottato le misure necessarie per fermare le violazioni e le omissioni di intervento.

A cura del Comitato di Redazione


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