Replica a Sergio Mattivi

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Gentile Signor Sergio Mattivi,

nella sua lettera del 28 novembre lei è incorso in due madornali errori. Innanzitutto per i dipendenti della PAT (come gli insegnanti sono) la norma di riferimento specifica è la l’art. 1 della L.P. 23/1988 che prevede che l’eletto sia collocato d’ufficio (sottolineo d’ufficio) in aspettativa per tutta la durata del mandato. Pensi quindi che io non avrei nemmeno dovuto presentare alcuna richiesta dato che doveva essere il Servizio competente a provvedere direttamente. L’errore del Signor Mattivi sta però nel non considerare che la decorrenza di tale aspettativa non è a discrezione del dipendente ma può essere concessa solo a partire dalla data di convocazione del consiglio (in questo caso 22 novembre 2013).

Il secondo errore è attribuirmi la frase “solo uno scherzo del destino”, già smentita dal sottoscritto nella replica inviata al giornale e che il direttore ha pensato bene, per rimanere in tema di trasparenza, di tenere chiusa nel cassetto riprendendone solo quanto comodo per coprire gli errori e le omissioni della Sua redattrice.

Caro signor Mattivi, chieda al direttore del giornale che legge la pubblicazione integrale della mia replica e molte cose le saranno più chiare.

Filippo Degasperi