Il Lago d’Idro è uno scrigno naturale prezioso, ma da troppi anni è oggetto di pressioni speculative che mettono a rischio il suo fragile equilibrio ambientale. Per questo accogliamo con soddisfazione la presentazione dell’
interrogazione parlamentare n. 4-05139 del 29 maggio 2025 da parte del
deputato Enrico Cappelletti, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera, rivolta al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
L’iniziativa nasce da una
mobilitazione popolare determinata e lucida, guidata dall’
Associazione Amici della Terra Lago d’Idro e Valle Sabbia e dalla
Federazione del tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago, con il supporto costante del nostro
ex consigliere provinciale Alex Marini, da sempre impegnato in prima linea per la difesa dell’ambiente e della legalità.
Le ragioni dell’interrogazione
Nel testo depositato si segnalano gravi criticità nel progetto delle nuove opere di regolazione idraulica del Lago d’Idro:
- Costi raddoppiati: da 48 a 97 milioni di euro, senza che vi sia stata una corrispondente trasparenza o valutazione dell’impatto reale;
- Proroghe della VIA senza consultazione pubblica: le autorizzazioni ambientali sono state estese senza adeguata pubblicità, senza il coinvolgimento degli enti locali e senza la partecipazione dei cittadini, in contrasto con quanto previsto dalle normative europee (Convenzione di Aarhus, direttiva 2011/92/UE, direttiva acque 2000/60/CE);
- Finalità del progetto profondamente mutate: l’opera, nata per ragioni di sicurezza, si rivela oggi orientata al ripristino di una gestione idrica intensiva a beneficio di pratiche agricole non sostenibili, con il rischio concreto di deteriorare ulteriormente lo stato del corpo idrico e di compromettere un sito incluso nella rete Natura 2000;
- Disallineamento istituzionale: mentre l’assessore regionale all’Ambiente ammette la mancata attivazione del protocollo di coinvolgimento degli enti locali, l’assessore agli Enti locali afferma l’opposto. Una confusione che mina la credibilità dell’intero processo amministrativo.
Le richieste al Governo
Attraverso l’interrogazione, il Movimento 5 Stelle chiede al Ministro:
- di verificare, anche tramite ISPRA e ARPA, se le modifiche progettuali e le mutate condizioni ambientali rendano necessaria una nuova procedura di VIA;
- di chiarire la posizione del Governo sulla partecipazione pubblica, alla luce delle violazioni e delle incongruenze emerse;
- di attivarsi affinché le Regioni, in particolare la Lombardia, garantiscano trasparenza, legalità e coinvolgimento democratico nei procedimenti autorizzativi.
Un passo importante, ma non ci fermiamo qui
La battaglia per il Lago d’Idro è tutt’altro che finita. La politica deve smettere di trattare l’ambiente come una risorsa da saccheggiare e tornare a difendere i beni comuni. L’interrogazione di Cappelletti è un passo importante, che nasce da
una cittadinanza attiva, informata e determinata.
Noi continueremo a vigilare, a informare e a sostenere chi, come le associazioni locali, difende con coraggio un lago martoriato da decenni di miopia e avidità.
Il nostro impegno continua. Per il Lago d’Idro. Per la legalità. Per la partecipazione.
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Leggi il testo completo dell’interrogazione
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