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A Trento Nord sta accadendo qualcosa di grave: una delle aree più contaminate d’Italia viene oggi attraversata da un cantiere che, invece di essere preceduto dalla necessaria messa in sicurezza dell’area, rischia di amplificare la dispersione di sostanze neurotossiche e cancerogene. Gli ultimi dati – pubblicati con ritardo e minimizzati dalle istituzioni – parlano chiaro: la falda è pesantemente inquinata, il SIN si sta estendendo e i lavori del bypass ferroviario stanno accelerando la diffusione dei veleni verso la città.

In questo contesto, tra piezometri distrutti, terre contaminate spostate in siti inidonei , si profila un disastro ambientale annunciato. Alla luce di ciò, è stato depositato il 20/11/2025 un esporto-denuncia al Tribunale di Trento. I firmatari chiedono un intervento immediato dell’Autorità giudiziaria per:
– bloccare le operazioni che stanno favorendo la diffusione degli inquinanti;
– accertare i reati ambientali e le omissioni delle istituzioni competenti;
– imporre la realizzazione delle barriere idrauliche previste dalla legge;
– tutelare finalmente la salute pubblica e l’ambiente.

Questo atto nasce dunque dalla necessità di fermare pratiche pericolose e illegittime, e di ripristinare il primato della tutela della salute dei cittadini e della legalità su un’opera pubblica condotta con gravissime negligenze.