Sale circoscrizionali per associazioni no-profit


Riteniamo che le associazioni rappresentino uno dei più importanti impegni per lo sviluppo della cultura, dello sport e dell’intrattenimento e che il volontariato nelle suddette associazioni risulta una risorsa fondamentale in aiuto agli assessorati competenti alla cultura ed alle politiche sociali.
Il 5 aprile 2006 si impose alle circoscrizioni di concedere a titolo gratuito la fruizione ad ogni associazione richiedente per un massimo di una volta a settimana con un limite temporale di un trimestre per ogni domanda e per tale usufrutto l’associazione doveva garantire l’entrata gratuita, aperta a tutti e senza fini di lucro.
La Provincia ha recepito con propria legge questo sostegno logistico ed il Comune di Trento ha nello Statuto art. 52 comma 5 che «Le sale e le strutture assegnate alla Circoscrizione sono a disposizione dei cittadini per assemblee ed attività pubbliche di carattere culturale, sociale, politico e dei Consiglieri circoscrizionali per lo svolgimento delle funzioni correlate al mandato, secondo le modalità stabilite con apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale»
Recentemente in alcune Circoscrizioni si è deciso di concedere le sale solo a pagamento e pare che il pagamento richiesto in tali circostanze sia legato al considerare a fini di lucro un associazione che assicura i propri volontari, cosa che non ci vede per nulla d’accordo e che crediamo sia supportata dalla normativa vigente.
E’ stata da noi presentata un interrogazione in merito in data 03 marzo 2016 ove si chiedeva se non si ritenesse contraddittorio aspettarsi che le associazioni organizzino manifestazioni culturali, sportive e di intrattenimento a favore della popolazione senza avere una facilitazione come quella di poter utilizzare uno spazio comune come le sale circoscrizionali;
se fosse vero che il pagamento richiesto sia stato legato al considerare a fini di lucro un associazione che assicura i propri volontari e in caso se tale lettura sia corretta; se tale situazione sia peraltro stata riscontrata anche nelle altre circoscrizioni; se non sia il caso di modificare la scelta fatta dalla Circoscrizione e tornare a rendere gratuite le sale alle associazioni richiedenti.
Nella risposta in forma scritta si evidenzia che «si dispone la concessione a titolo gratuito delle sale circoscrizionali, in occasione dell’utilizzo occasionale da parte dei cittadini, singoli o associati, unicamente per le attività dalle quali sia esclusa ogni finalità di lucro e che abbiano carattere pubblico» e «L’esenzione dal pagamento della tariffa presuppone la concorrenza di due elementi obbligatori: l’esclusione di ogni finalità di lucro e il carattere pubblico dell’attività per la quale è richiesto l’utilizzo della sala».
Nella stessa risposta si ricorda che «Sicuramente non è qualificabile «a carattere pubblico» l’iniziativa privata riservata a sori tesserati………omissis…….qualora le associazioni organizzino manifestazioni culturali, sportive o di intrattenimento in collaborazione con il Comune/Circoscrizioni è garantito l’utilizzo gratuito degli spazi pubblici».
Da quanto ci risulta la sala viene chiesta da varie associazioni per organizzare eventi collettivi con ingresso aperto a tutti quindi pubblico e partecipazione gratuita, se si eccettua una quota di circa 10,00 euro per la copertura assicurativa da considerare facoltativa se in alternativa si rilascia una dichiarazione liberatoria che solleva da ogni responsabilità l’associazione;
lo statuto comunale all’articolo 52 comma 5 demanda alle circoscrizioni il compito di stabilire con apposito disciplinare le modalità di utilizzo delle sale circoscrizionali;
l’art 1 del capo «Gestione di strutture di interesse locale» dispone «I Consigli circoscrizionali disciplinano l’uso e provvedono alla gestione delle sale dei centri civici, delle sale e degli altri spazi assegnati alle Circoscrizioni dalla Giunta comunale e destinati all’utilizzo occasionale da parte di cittadini, singoli od associati».
L’articolo 2 dispone quindi l’approvazione a questo scopo di un apposito disciplinare;
nella fattispecie la circoscrizione di Povo, dispone con proprio disciplinare art. 7: «La concessione della sala è a titolo gratuito e quindi non è prevista la corresponsione della prescritta tariffa unicamente per le attività per le quali sia esclusa ogni finalità di lucro e che abbiano carattere pubblico»;
nella fattispecie la circoscrizione di Povo, dispone con proprio disciplinare, allegato 1 , punto 1) la fruizione massima da parte di un sodalizio della medesima sala è fissata in un giorno alla settimana per un periodo non superiore al trimestre.
Il termine «senza finalità di lucro» dovrebbe intendere che l’associazione o l’organizzazione abbia finalità vocatamente solidaristiche, che non vi sia distribuzione di utili ai soci, che in caso di utilità prodotta venga destinata con carattere di esclusività a favore di terzi e che non si svolgano attività commerciali se non limitatamente ad azioni meramente strumentali al conseguimento degli scopi sociali.

Per tutti questi motivi abbiamo presentato una mozione al fine di stabilire con precisione cosa si intende per fine di lucro, escludendo dal fine di lucro la stipula di una copertura assicurativa per le attività motorie, quali danza, balli, ecc atta a sollevare da responsabilità civili e penali le associazioni di volontariato e di promozione sociale organizzatrici di questo tipo di attività.
Si richiede inoltre di garantire il pieno utilizzo gratuito delle strutture circoscrizionali a titolo gratuito alle associazioni no-profit per eventi pubblici anche qualora le stesse associazioni organizzino manifestazioni culturali, sportive o di intrattenimento anche non in diretta collaborazione con il Comune/Circoscrizioni ma che lo diventa nel momento stesso in cui viene concessa la sala.

I consiglieri Comunali M5S Trento
Andrea Maschio

Paolo Negroni

Marco Santini