Aggressione da orso a Cadine: intervenire prima che sia tardi! Via i responsabili del progetto e subito censimento totale dei plantigradi!

Il consigliere provinciale Filippo Degasperi del M5S interviene in merito alla nuova aggressione da parte di un plantigrado avvenuta ieri a Cadine: “Una volta di più si evidenzia come la gestione del progetto di reintroduzione dell’orso da parte degli organi provinciali risulti del tutto inadeguata. Gli orsi sono orsi, è inutile girarci intorno. Si sarebbe dovuto sapere in partenza che predatori di simili dimensioni avrebbero avuto un impatto importante su una realtà in buona parte antropizzata come è il Trentino contemporaneo. C’era tutto il tempo per valutare i rischi ed approntare soluzioni adeguate, invece come al solito si è preferito procedere con la consueta faciloneria. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: in assenza di nemici naturali e di cibo inizialmente abbondante gli orsi si sono moltiplicati a ritmo troppo elevato, risultando oggi in probabile soprannumero rispetto alle risorse territoriali disponibili nelle aree selvagge. In conseguenza di ciò i plantigradi si spingono sempre più spesso vicino agli abitati, dove si sono abituati a trovare facile nutrimento, col bel risultato di entrare sempre più spesso in contatto con l’uomo. Aggiungiamoci che la Provincia ha ben pensato di introdurre questi animali senza minimamente preparare la popolazione alla loro presenza e la frittata è stata fatta. Gli orsi rispondono ai loro istinti naturali, se si sentono minacciati reagiscono e l’esperienza li porta a stazionare vicino alle zone dove trovano facilmente cibo, guarda caso quelle abitate da esseri umani, i quali non sanno minimamente come comportarsi se se ne vedono sbucare uno di fronte, poiché nessuno ha pensato di spiegare loro cosa fare. Le aggressioni dei giorni scorsi e dell’anno precedente sono la logica conseguenza di questa totale mancanza incapacità di prevedere i problemi e di approntare soluzioni in maniera celere”.

Dall’ analisi Degasperi passa poi alle proposte: “Per prima cosa che i responsabili della conduzione del progetto di reintroduzione rassegnino immediatamente le dimissioni. Se si tratta di fallimento ormai conclamato è in primo luogo per loro responsabilità, che solo il silenzio complice della maggioranza provinciale PD, Upt, Patt ha fin ora permesso di coprire. In secondo luogo, perché il progetto possa continuare, riteniamo fondamentale si arrivi al censimento totale dei plantigradi presenti sul territorio, tutti da dotare di adeguato radiocollare e/o di cip, in modo da poterne monitorare gli spostamenti ed allertare la popolazione in caso di loro presenza vicino agli abitati. In terzo luogo dare corpo ad una ormai tardiva ma quanto mai necessaria campagna di informazione ed educazione dei cittadini al rapporto con l’orso, perché raccomandare a chiunque si veda sbucare davanti un plantigrado di mantenere la calma non è un consiglio utile ma una presa in giro vera e propria.

Come M5S sosteniamo il progetto di reintroduzione e salvaguardia dell’orso, ritenendolo un arricchimento del potenziale ambientale e turistico trentino, ma è ormai fin troppo evidente che lasciarlo nelle mani di chi se n’è occupato fino ad oggi porterà solo a sprecare una importante potenzialità dando fiato a chi approfitta della situazione per fare propaganda politica”.

Ufficio Stampa 5 Stelle Trentino