Al sindaco di Molveno incarico dalla comunità della Paganella, una scelta inopportuna

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Se sulla legge di riforma urbanistica il M5S è riuscito a portare a casa alcuni importanti emendamenti che di certo ne hanno migliorato l’impianto va purtroppo detto che molti altri sono stati rifiutati. Uno in particolare riguardava il divieto per i componenti di Giunte provinciali, delle Comunità e dei Comuni ad assumere incarichi professionali di progettazione o di direzione lavori o di essere beneficiari di appalti. Norma quanto mai opportuna, anche alla luce di recenti fatti di cronaca, come spiega il consigliere provinciale Filippo Degasperi:”La nostra era proposta di mero buon senso, volta a prevenire i conflitti di interesse e ad introdurre trasparenza nel processo di selezione di chi lavora con denaro pubblico, ma siccome queste cose va bene dirle ma un po’ meno farle ce l’hanno rifiutata piè pari. Ma nemmeno il tempo di archiviare la legge di riforma urbanistica e sbuca un esempio del perché il sistema non può accettare una norma simile: il 6 luglio scorso la Comunità della Paganella ha affidato in via diretta (senza alcun confronto) al sindaco di Molveno, comune che fa parte della comunità stessa, un incarico per la progettazione definitiva di un percorso pedonale che colleghi i 5 Comuni dell’altopiano.

Valore complessivo della consulenza, 35 mila euro e rotti. Motivazione della scelta? Il sindaco di Molveno conosce bene l’altopiano della Paganella ed ha esperienza come progettista delle ciclabili di Andalo e Molveno. Ora, nessuno dubita che la forma delle cose sia stata rispettata ma la sostanza? Come si fa a non avere il sospetto che il sindaco di Molveno, che risulta anche componente del consiglio della Comunità di Valle stessa, non si sia giovato della propria posizione politica per avvantaggiarsi ed ottenere l’assegnazione diretta di un appalto che altrimenti avrebbe potuto andare ad altri? Un politico che amministra il territorio, con tutto ciò che questo significa in termini di rapporti di potere e frequentazioni, non dovrebbe dare adito a sospetti, perché la posta in gioco è la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Il nostro emendamento aveva lo scopo di evitare questo genere di situazioni, ma crediamo che proprio perché toccava sul vivo il sistema, essa sia stata cassata”

Ufficio Stampa
M5S Trentino

affidamento incarico

DDL-87-emendamento M5S_all’art_15-divieto incarichi professionali ai politici