M5S Trentino con albergatori e operatori turistici contro la tassa di soggiorno

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Turismo
Il M5S Trentino si affianca agli albergatori e agli operatori turistici trentini nella loro battaglia contro l’introduzione della tassa di soggiorno, un nuovo balzello che il centrosinistra autonomista vuole con forza solo per per tenere in piedi quell’enorme e bulimico carrozzone burocratico e clientelare che va sotto il nome di “Trentino Sviluppo divisione Turismo e Marketing”, “Apt” e “Manifestazioni turistiche e culturali”, una macchina mangiasoldi che fagocita 30 milioni all’anno per la promozione turistica del Trentino.
In epoca di magra e di spending rewiew, il governo provinciale ha pensato bene di pescare tutti quei milioni con una nuova tassa. Per il M5S vanno invece praticate altre vie: per esempio rendere trasparente la destinazione dei fondi per la promozione, introducendo forme e strumenti adeguati di controllo e di verifica della spesa. E’ necessario valutare la reale efficienza ed efficacia di tale spesa, ridefinendo così le strategie e gli obiettivi dell’intero sistema di promozione e tagliando gli sprechi e le spese improduttive che vi si annidano.
Anche Federalberghi si è espressa recentemente contro la tassa di soggiorno, incomprensibile ai turisti, soprattutto stranieri. Una classica tassa all’italiana, applicata sul 45% dei posti letto del nostro Paese, che rischia di incidere negativamente sul comparto turistico in un momento di crisi come l’attuale.