Cosa deve fare una scuola privata in Trentino per perdere la parità?

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Dopo la condanna inflitta dal tribunale di Rovereto all’Istituto Sacro Cuore per aver discriminato una insegnante in base ai suoi orientamenti sessuali (a quanto riportano le cronache con tanto di richiesta dal sapore vagamente medioevale di mettere a tacere «certe voci» con una bella abiura stile Galileo) la domanda sorge spontanea: cosa ancora deve combinare una scuola privata in Trentino per perdere il diritto ad attingere dalle casse pubbliche?

Negli ultimi anni siamo passati dall’affaire Cfp Veronesi (che stando alle sentenze «gonfiava» artificialmente il numero degli iscritti per ottenere maggiori finanziamenti dal Fondo Sociale Europeo, in quello che è stato considerato un vero e proprio tentativo di truffa ai danni dell’ente pubblico), alla vicenda dei contratti degli insegnanti applicati per prime dalle Canossiane, dove le scuole private che avrebbero dovuto applicare il contratto delle scuole provinciali invece ne applicavano un altro per loro molto meno oneroso senza averlo comunicato alla Provincia, la quale continuava ad erogare i finanziamenti come se in vigore ci fosse il contratto provinciale, per non parlare poi delle norme sulla trasparenza dei bilanci (LP N.5/2006 Art. 30) che dovrebbero essere pubblici e visibili sul sito internet di ciascun istituto privato… cosa che in base alle nostre verifiche non è affatto la norma, anzi.

Per non farci mancare niente ora arriva anche la condanna per atti discriminatori. A fronte di questo bel quadretto la posizione dei vertici provinciali è di ribadire una volta di più che i finanziamenti alle scuole private non si possono mettere in alcun modo in discussione, a prescindere, quasi fossero una sorta di «decima» che tutti i cittadini devono pagare all’istruzione privata.

Con quest’impostazione è perfettamente inutile lamentarsi delle condizioni sempre peggiori nelle quali versa la scuola pubblica: appare chiaro infatti come esse non siano altro che il frutto di una precisa e determinata scelta dei politici del centrosinistra di favorire certi potentati. A questo punto Rossi faccia almeno chiarezza e dica chiaro ai trentini cosa deve combinare una scuola privata per perdere i finanziamenti pubblici, perché pare proprio godano di sostanziale immunità, mentre le scuole pubbliche subiscono tagli costanti e continui.

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle