Sui dirigenti Ugo Rossi non si discosta da Lorenzo Dellai

In perfetta continuità con l’era dellaiana, Ugo Rossi ha confermato quasi tutte le figure dirigenziali della legislatura scorsa, ribadendo la volontà di non discostarsi troppo dal percorso avviato dal suo predecessore, ma anzi proseguendo nello stesso solco.

Stupisce lo spostamento dell’ex dirigente alla sanità e al welfare, Livia Ferrario, alla guida del Dipartimento della conoscenza: una dirigente senza alcuna competenza sulla scuola, quasi a voler ribadire il rifiuto di Rossi a mettere a capo dell’Istruzione figure tecniche e competenti.

Quale disegno si cela dietro questa scelta? Perchè una persona che non ha mai messo piede in una scuola viene considerata meritevole di prendere decisioni importanti e determinanti per la scuola trentina?

E ancora: perchè l’ex dirigente alla conoscenza Marco Tomasi viene spostato a dirigere un fantomatico incarico per l’Innovazione? Quanto ci costerà questa innovazione ma, soprattutto, a cosa serve e quali sono i contenuti reali e l’incidenza concreta sulle scelte della Giunta?

Ci pare l’ennesimo incarico privo di sostanza, l’ennesima poltrona creata per pagare profumatamente un amico e assicurargli una comoda poltrona per i prossimi 5 anni. Così come il progetto speciale alla trasparenza e alla partecipazione affidato a Patrizia Gentile: occorre creare una dirigente, con relativa costosissima poltrona, per rendere le decisioni del palazzo finalmente trasparenti e coinvolgere i trentini nelle decisioni?

Nelle 23 pagine del Programma di legislatura di Rossi non vi è il minimo accenno a parole come trasparenza e partecipazione, quindi si percepisce la creazione di questo progetto come copertura formale, come “vetrina” da mettere in bella mostra, senza contenuti sostanziali.

Il MoVimento 5 Stelle Trentino, nel suo programma, prevede l’abolizione del dirigente generale, figura di alta burocrazia creata ah hoc dal governo provinciale per serrare la “morsa” del controllo politico provinciale su tutti i settori della vita trentina. Le funzioni dei dirigenti generali andrebbero assegnate ai dirigenti di servizio, scelti esclusivamente per concorso pubblico, in modo da premiare il merito, l’equità e la trasparenza nella selezione e nella scelta di chi ha il compito di affiancare gli assessori.

Manuela Bottamedi

Filippo Degasperi

Consiglieri provinciali Movimento 5 Stelle Trentino