La Giunta schiaffeggia i referendum


Il 1 dicembre abbiamo depositato (grazie a 141 cittadini che lo hanno sottoscritto) un quesito referendario che recita:
“Vuoi tu che il Parco Alla Pista, altrimenti denominato Parco Italia, mantenga gli spazi verdi attuali, si estenda al Leno, mantenga l’alberatura esistente e l’area tennis negli spazi attuali?”
L’altro ieri abbiamo avuto la notizia che la Giunta ha approvato un progetto che “sembra” propedeutico a spostare i campi da tennis e a farne il quarto.
Dobbiamo dire “sembra” in quanto non esiste ad oggi un progetto definitivo in tal senso, ma solo una serie di progetti preliminari che includono i 4 campi e i 3 campi spostati verso nord, mentre non esistono progetti che mantengano i campi nella posizione attuale.
Inoltre ci sarà la richiesta di variare la destinazione d’uso di tutta l’area dai campi a Via Dante da “Parco” a “zona ad interessa collettivo sportivo”, che deve ancora essere approvata dal Consiglio Comunale.
Ci sono due considerazioni.
1) politica.
La Giunta non avrebbe dovuto approvare un progetto che fosse anche lontanamente tacciabile di intralcio al quesito referendario, o paventasse l’idea che non fosse neppure preso in considerazione.
2) tecnico/amministrativo
Gli uffici fanno, giustamente, quello che chiede la Giunta, nel rispetto della legge.
Il progetto approvato è quindi rispettoso del quesito referendario depositato?
Questo è il dubbio.
E con rispettoso non intendiamo soltanto “che rispetta tecnicamente il quesito” ma anche “che ne rispetti lo spirito e che non produca una situazione di « dato di fatto » per cui risulti inutile o compromesso”.
Perché, ricordiamo a tutti, la scala di importanza decisionale democratica è:
1) Cittadini
2) Consiglio Comunale
3) Giunta
Non il contrario.
Ricordiamo che il quesito vuole dirimere le polemiche e riportare la decisione di allargare o spostare il tennis alla popolazione.
Chi ci ha tacciato di polemica e di ostruzionismo non comprende che gli unici depositari delle decisioni sono i cittadini.
I referendum sono pensati e istituiti per riportare a loro l’ultima parola.
Quando ci accorgemmo che la perplessità ma sopratutto la contrarietà ad un progetto di allargamento del circolo tennis non erano solo nostre, ma che interessavano parte della popolazione, abbiamo scritto e depositato il quesito referendario.
Il 12/12/2017, dodici giorni dopo il deposito, la Giunta, con la delibera 231, approva i primi lavori al Parco alla Pista.
Tecnicamente il progetto sembra non ledere il quesito, in quanto non sposta i campi, ma ristruttura quello a nord (portandolo a livello degli altri due), disbosca la zona dove oggi c’è il Parco per i cani e lo porta a livello dei campi tennis.
A parte che basterebbe questo a dire che qualche interferenza col quesito c’è. Infatti questo chiede che venga mantenuta l’alberatura esistente.
Ma quel che preoccupa è che iniziati i lavori, viene completamente calpestata la possibilità della popolazione di potersi esprimere sull’esistente. Al momento del voto, infatti, ci troveremo con un cantiere e con un parco inagibile per una buona metà.
Della ciclabile proposta al posto della strada non c’è manco l’ombra. L’allargamento del parco al Leno posticipata a data da destinarsi. Questi due interventi sarebbero invece stati in linea con il quesito e non avrebbero creato alcuna polemica o intervento.
Sappiamo solo che sarà presentata una variante al Piano Regolatore per trasformare la metà est del Parco da parco (scusate la ripetizione) a zona di interesse sportivo. Lo capisce un bambino che vuol dire “così facciamo quanti campi vogliamo”.
L’atto politico della Giunta è gravissimo.
Il progetto, forse, è tecnicamente ineccepibile.
Politicamente la Giunta calpesta i referendum.
Lo aveva annunciato, ma credevamo non si arrischiasse a farlo veramente.
Un buon biglietto da visita per le prossime provinciali, non c’è che dire.
Noi la nostra Democrazia la difendiamo e lo faremo anche lunedì sera in circoscrizione.
Il comitato Referendario Comunale
Coordinatore del Comitato Referendario – Paolo Vergnano
Michele Setti
Paolo D’Adamio
Germano Fatturini
In allegato la delibera di Giunta e il progetto approvato.