Follone: isterismi da spesa compulsiva


La proposta della Giunta riguardo il futuro del Follone sembra sempre più una isteria da Black Friday. Solo che in questo caso non ci sono sconti, ma una spesa inutile di denaro pubblico: un’altra speculazione edilizia.

Un amministratore, questo è un assessore comunale, dovrebbe pensare principalmente alle necessità della popolazione rendendole utili in prospettiva futura. Non dovrebbe avere come unico scopo lo spendere quantità enorme di denaro pubblico senza avere alcuna idea di quello che succederà di qui a 10/15 anni.

Questo è il progetto che ci propone la Giunta Valduga, con il suo assessore, per il Follone: 9,5 milioni di Euro per non avere un posto auto in più di oggi, con un cantiere di durata almeno decennale che bloccherà totalmente il centro storico.

Ragioniamo sul futuro. Tutti gli studi di mobilità indicano che c’è un crollo di richieste di nuove patenti da parte dei neodiciottenni. Tutti i più grandi quotidiani internazionali stanno disegnando, nelle loro pagine culturali, un futuro in cui l’automobile privata avrà uno spazio enormemente ridimensionato. L’automobile si trasformerà in mezzo di trasporto in condivisione, attuando la reale sharing economy del XXI secolo, e il trasporto pubblico sarà l’asse portante del pendolarismo e del turismo anche quotidiano.

Ma non solo i giornali internazionali, anche il nostro Sole 24 Ore e il Corriere della Sera titolano sempre più spesso che i neocittadini stanno cambiando il loro modo di spendere: “più vacanze e meno auto” ormai sta diventando un mantra.

Tra poco meno di due o tre legislature avremo, per motivi legati al mercato che nessun Sindaco potrà mai variare, i parcheggi semivuoti. No auto, no parking (scimiottando una pubblicità famosa di qualche anno fa).

Oggi però abbiamo una necessità. Sostenere i commercianti del centro storico in questa delicata fase di transizione e agevolare il cambiamento. Perché le città che avranno una visione coerente con il mercato futuro saranno quelle che attireranno imprese e cittadini grazie alla loro qualità di vita.

Invece questa Giunta è ancorata a modelli di un secolo fa. Dialogano con professionisti capaci ma senza un legame con una la realtà in rapido cambiamento.

Basterebbe ascoltare qualche giovane professore universitario per capire che già i quarantenni non percepiscono più il mito dell’automobile, oppure guardare i parcheggi dei nostri istituti superiori dove si vedono sempre meno motorini e sempre più biciclette.

Sembra però che l’assessore non “pesti” il territorio come dovrebbe. Ma soprattutto che non offra alla città una visione del futuro, ma solo del passato.

La città ha oggi bisogno esclusivamente dei parcheggi di superficie del Follone, aumentati di qualche decina di unità e con qualche albero in più, senza spese ulteriori di faraonici parcheggi sotterranei inutili. Risorse che devono essere impiegate per offrire ai lavoratori pendolari del centro un servizio di trasporto pubblico efficiente, capillare ed economico, chiaramente gratuito, e ai loro clienti un parcheggio e un servizio pubblico aderente alle necessità di un centro commerciale naturale che dà lavoro a oltre 1500 persone.

Spendere oggi 9,5 milioni di euro per un’opera che, quando sarà terminata, risulterà una cattedrale nel deserto è sinonimo di isterismo da spesa compulsiva.

Paolo Vergnano – Portavoce M5S Comune Rovereto

Alessandro Dalbosco – Consigliere circoscrizione centro

Movimento 5 Stelle Rovereto