La vendita dei souvenir relativi ai simboli roveretani è vietata ai roveretani


Abbiamo presentato una mozione consiliare in quanto riscontriamo una incongruenza nella gestione dei simboli di Rovereto.

La nostra città si sta attrezzando per sostenere e servire un flusso turistico che le stesse politiche consiliari cercano di sostenere. Siano alberghi che chiedono di aumentare la loro capacità di accoglienza, fondamentali per un turismo plurigiornaliero, siano negozi che si dedicano al più semplice dei mercati, quello dei souvenir, i nostri imprenditori si stanno accorgendo della trasformazione cittadina e si aprono ad essa creando nuovi posti di lavoro.
Sappiamo, però, di qualche difficoltà nel reperire il materiale. Immagini, riproduzioni, medaglie e non solo. Tutto ascrivibile a quei prodotti tipici turistici denominati souvenir. Prodotti che servono esclusivamente ai turisti come ricordo e testimonianza del loro passaggio a Rovereto una volta tornati a casa, oppure come regalo per amici e parenti.
Prodotti che servono anche a promuovere, in modo capillare, il luogo rappresentato producendo reddito. Possiamo pensare una bancherella veneziana senza gondole, oppure una romana senza colosseo, o anche una pisana senza torre pendente?
Crediamo sia impossibile. Alcuni sono piccoli capolavori, ma senza questi un luogo turistico…semplicemente non è turistico.
Eppure a Rovereto è impossibile acquistare i souvenir fuori dagli shop museali. Perché Rovereto ha questa particolarità: i luoghi conosciuti, e quindi ricercati nei souvenir, sono quasi tutti all’interno di musei e fondazioni. Soggetti che non permettono a nessuno di utilizzare l’immagine che custodiscono.
Eppure, a detta degli operatori economici, c’è una notevole richiesta di riproduzioni della Campana dei Caduti così come della Cupola del MART.
Crediamo che le fondazioni e i musei, ampiamente finanziate dalla collettività, dovrebbero aprirsi alle richieste dell’evoluzione turistica di Rovereto e autorizzare la riproduzione dei luoghi simbolo cittadini. Indubbiamente questa operazione deve avere un ritorno economico anche per loro, attraverso royalties adeguate, e le riproduzioni adeguatamente autorizzate per mantenere la qualità e la fedele riproduzione.
Forse l’autorizzazione fino ad oggi è stata negata in quanto non si riteneva che ci fosse un mercato esterno sufficiente, ma sembra non essere più questa la situazione. Crediamo quindi che i soggetti che chiedono per le loro attività culturali continui, e giustissimi, finanziamenti pubblici, debbano anche collaborare con gli operatori economici cittadini per la crescita turistica e per autofinanziarsi.
MoVimento 5 Stelle – Comune di Rovereto
Portavoce consigliere comunale – Paolo Vergnano