L’esempio di Parma e le parole d’incitamento di Pizzarotti

michelotto paci pizzarotti_GAZZETTA DI PARMANelle ultime settimane l’amministrazione comunale di Parma si è contraddistinta per alcune buone pratiche che la porteranno ad essere un modello per gli enti locali di tutta Italia, inclusi quelli trentini ed altoatesini/sudtirolesi.

La prima best practice da segnalare è il processo per ripensare la partecipazione popolare ed il decentramento decisionale nei quartieri cittadini. Tale processo ha raggiunto l’apice in un articolato dibattito deliberativo battezzato la Giornata della Democrazia.
In un simile contesto sono state riportate in un grafico le raccomandazioni indicate dalla giuria popolare costituita da centinaia di cittadini estratti a sorte.
Il roveretano d’adozione Paolo Michelotto ha coordinato l’incontro ispirato ai Town Meeting statunitensi, mentre tra le proposte emerse a partire da quelle con maggiore consenso troviamo: l’adozione del codice etico “Carta di Pisa”, l’introduzione del referendum propositivo senza quorum, la tutela del terreno agricolo come valore da inserire nello Statuto e l’integrazione nello Statuto del Comune del bilancio partecipativo.

La seconda best practice da segnalare è quella della trasparenza, uno dei pilastri del Movimento 5 Stelle. Nella classifica predisposta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Italiano, il Comune di Parma si trova nella fascia più alta (insieme ad altri) della classifica dei Comuni italiani rispettando 65 indicatori su 65 (100%).
La Presidenza del CdM ha infatti analizzato i siti di tutti gli Enti Locali italiani (Comuni, Province, Regioni, Ministeri) e di altri Enti Pubblici per misurare il rispetto dei contenuti e degli adempimenti previsti D.lgs. n.33/2013 sulla trasparenza dei siti web delle Pubbliche Amministrazioni. I dati sono aggiornati al 02/10/2013.
Per quanto riguarda i Comuni la normativa ha definito il rispetto di 65 indicatori che devono riportare tutte informazioni sulle Pubbliche Amministrazioni relative all’organizzazione dell’Ente, consulenti, incarichi amministrativi, assenteismo, documenti di bilancio, pagamenti, servizi erogati, performance e società partecipate tra gli altri parametri.

Anche per queste ragioni avevamo pensato di invitare in Regione TAA il Sindaco pentastellato Federico Pizzarotti per un incontro a supporto della campagna elettorale. Tuttavia ci ha risposto declinando comprensibilmente l’invito a causa dei numerosi impegni istituzionali. Di seguito condivido con voi il caloroso messaggio che Federico ci ha voluto trasmettere:

Carissimi,
mi è difficile essere presente all’appuntamento da Voi previsto prima delle Provinciali, poiché gli impegni istituzionali, al momento, non mi permettono di lasciare la città. L’unico consiglio che posso dare per affrontare questa importante sfida per il futuro della vostra Provincia, è credere sempre che cambiare le cosa sia davvero possibile. Contro ogni pronostico e contro una classe politica desiderosa di non cambiare il proprio status quo, a Parma siamo riusciti a strappare un risultato storico. Affrontare questo lavoro di grande responsabilità, significa anzitutto avere la consapevolezza di rappresentare tutti i cittadini, e non solo quelli che ci hanno eletto: dalla protesta e proposta, e dall’attivismo della piazza, bisogna passare al governo conservando un alto senso delle istituzioni. Conciliare il cambiamento con il rispetto dell’avversario è possibile solo se si mantiene vivo il sentimento istituzionale, fin troppo bistrattato e ignorato in troppi anni di mal governo e mala politica.
Questo è l’unico consiglio che mi sento di darvi.
Mi auguro di potervi incontrare presto nonostante gli impegni.
Federico Pizzarotti

Concludo infine esprimendo affetto, gratitudine ed ammirazione per Paolo Michelotto, il quale da tanti anni lavora con abnegazione per diffondere tra i cittadini il grande potenziale degli strumenti di democrazia diretta. A nome mio e dei candidati alle provinciali di ottobre, prometto quindi che ci impegneremo al massimo per introdurre il modello parmigiano anche in Trentino Alto Adige una volta che il MoVimento sarà nei presente rispettivi Consigli provinciali. A conferma di tutto ciò, posso affermare con orgoglio che i nostri candidati trentini hanno appoggiato con convinzione l’iniziativa popolare di Più Democrazia in Trentino mentre gli attivisti bolzanini hanno partecipato insieme alle decine di associazioni coinvolte a raccogliere le firme per sottoporre a referendum confermativo la legge (anti)democrazia diretta approvata in estate dall’SVP e per riproporre l’iniziativa popolare di Mehr Demokratie.

A riveder le stelle…

Riccardo Fraccaro