Nomine e nominati: le proposte dei 5 stelle

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Filippo Degasperi spiega quale sia il punto di vista del M5S trentino in merito al tema delle nomine da parte della Giunta provinciale in enti pubblici e partecipate: “Attualmente è la Giunta che di fatto decide tutto, mentre la prima commissione ha solo un ruolo consultivo/formale, visto che si limita a verificare che i curricula presentati rispondano ai requisiti di legge. Stando così le cose l’unico vero valore del parere della prima commissione consiste nel dare un minimo di pubblicità alle varie nomine, un ruolo quindi molto limitato”.

Degasperi entra poi nel dettaglio delle proposte del suo gruppo: “Uno dei tanti problemi delle procedure attuali è che la Giunta deve segnalare esclusivamente quali siano le nomine in scadenza, ma non è tenuta ad entrare nel dettaglio di quali siano le caratteristiche richieste a ciascuna figura al di la di una generica definizione di “significativa competenza coerente con l’attività dell’organismo interessato”, un’ espressione talmente vaga che permette di nominare praticamente chiunque la Giunta desideri.

“Per incidere su questo la proposta del M5S è minima ma significativa: proponiamo che oltre a segnalare le nomine in scadenza la Giunta debba fornire per ciascuna posizione i requisiti specifici in termini di competenze e titoli di studio. Per intenderci, si può anche nominare a presidente di una partecipata provinciale una persona con la quinta elementare, purché questo sia reso esplicito in anticipo.”

Ma Degasperi non si ferma qui: “Bisogna dire definitivamente basta alle nomine dei pensionati e se si intendono nominare quali amministratori o sindaci dipendenti provinciali o dipendenti di enti che comunque fanno riferimento alla Provincia l’incarico deve essere a titolo gratuito. In secondo luogo è importante che i nominati possano ricoprire, nella galassia provinciale, una sola carica, a prescindere dal fatto che l’incarico sia direttamente attribuito dalla Provincia oppure indirettamente da società o enti partecipati. Inoltre puntiamo a far si che il limite dei 3 mandati venga ridotto a 2 e che esso divenga inderogabile. Infine chiederemo che almeno i componenti degli organi di controllo siano scelti per sorteggio tra i revisori legali, dato che è ora di finirla con la farsa dei controllati che si scelgono i controllori”