Richiesta incontro pubblico con amministratori di TTE e TT

Trento, 23 ottobre ’13

Il sistema delle società partecipate è un cancro della politica. Sulla carta sembrano un’ottima soluzione per aumentare l’efficienza dei servizi ai cittadini e per far risparmiare soldi pubblici. In realtà si sono trasformate in operazioni finanziarie che utilizzano i beni comuni per fornire utili a pochi amici o per gestire a uso e consumo degli amministratori i soldi dei contribuenti.

Non esiste più opacità di una gestione societaria privata. Per definizione i bilanci possono essere, legalmente, modificati e variati usando la legislazione vigente. Il sistema pubblico invece obbliga gli amministratori a utilizzare sistemi trasparenti, o quantomeno controllabili, di gestione.

La proposta del Movimento 5 Stelle è quindi quella di selezionare le aree di interesse pubblico, che abbiamo definito nel programma “Beni Comuni” e di rendere la loro gestione trasparente come una casa di cristallo. Per questo proporremo di riportare tali servizi in seno all’amministrazione provinciale diretta, facendoli diventare enti o aziende speciali, trasferendo il personale assunto secondo le leggi vigenti direttamente in capo alla PAT e dando agli altri i sostegni economici al fine di potersi ricollocare sul mercato. Chiunque sia assunto nei settori della scuola della sanità e dei trasporti, non potrà che ottenere vantaggi da questa soluzione. In quanto non sarà più con sotto il ricatto di un possibile licenziamento a seconda dei capricci degli amministratori delle società (debitamente controllati dal politico di turno).

Ci ha impressionato il rapporto che ha il candidato presidente Ugo Rossi nei confronti dei dipendenti TTE. Di fatto sotto ricatto in quanto la concessione non è stata ancora prorogata, quasi a dire: votate per me e avrete il posto assicurato, altrimenti vendo TTE a qualcun altro. Noi vi proponiamo di tornare ad essere realmente dipendenti pubblici, in quanto fornite un servizio pubblico.

Tutti gli autisti della TTE sono stati assunti con concorso regolare. Chi deve temere sono i dirigenti, e i consiglieri di amministrazioni, che fanno lievitare i costi di tale azienda per quasi 6 milioni di € (quanto servirebbe per cancellare il prezzo del biglietto) e nascondono nelle pieghe del bilancio una cifra di circa 20 milioni annui di cui non capiamo l’utilizzo. Tali risorse potrebbero essere impiegate per aumentare l’investimento sul trasporto pubblico e assumere qualche centinaio di autisti, per portare il Trentino ad avere un servizio degno di un paese nord-europeo.

Abbiamo espresso la disponibilità a un confronto agli amministratori di TTE e di TT al fine di spiegare alla popolazione il loro bilancio ma questo ci è stato negato. Saremmo stati lieti di presentare la nostra proposta e di ascoltare dalla bocca dei nostri amministratori la spiegazione dei bilanci delle due società ma non è stato possibile. Questa è la politica del centro sinistra che si dice dalla parte dei cittadini».

di Paolo Vergnano e Cristiano Zanella – candidati consigliere M5S

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