Sulla scuola la provincia si mette ai piedi di Renzi ma continua a non adeguarsi alla legge nazionale sui diritti dei diplomati magistrali!

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Scuola

Comunicato Stampa inviato ai principali quotidiani locali ed ignorato da:
quotidiano corriere del trentino barrato quotidiano trentino barrato

quotidiano adige barrato

Provincia di Trento sempre più sola nel tentativo di non riconoscere la dignità e l’esperienza dei diplomati magistrali pre 2002. Filippo Degasperi analizza così gli ultimi sviluppi: «La novità è che dopo Bolzano, che decide di adeguarsi alla normativa nazionale e alle sentenze della Consulta, a quanto pare persino la ministra Giannini sculaccia la Provincia di Trento per la pervicacia con la quale insiste nel discriminare docenti esperti facendo di punto in bianco perdere loro il posto di lavoro a favore di insegnanti alle prime armi per inseguire una specie di riforma che dietro la consueta propaganda nasconde sviluppi peggiorativi per tutti coloro che la scuola la vivono».
Rossi non sembra intenzionato ad allentare la presa con la quale stringe il sistema scolastico provinciale, ma altrove qualcosa inizia a muoversi: «Sono in aumento le Regioni che ricorreranno alla Corte Costituzionale contro la cosiddetta “buona scuola” di Renzi. Ad oggi Veneto, Lombardia e Puglia, grazie all’intervento decisivo dei 5 Stelle, hanno infatti scelto di impugnare la riforma. In Trentino, Provincia Autonoma quando vuole lei, invece si fa a gara per ridurre il sistema scolastico ad una succursale del renzismo. Proprio per contrastare questo costante svuotamento del concetto di Autonomia il M5S depositerà a breve una mozione che impegni la Provincia a non recepire le norme della “buona scuola” almeno fino alla pronuncia della Corte e a impugnare a sua volta i punti che consideriamo in contrasto con l’Autonomia trentina.

Cons. Provinciale Filippo Degasperi
Gruppo Consiliare Provinciale
Movimento 5 Stelle Trentino