Cassa integrazione SAIT: mistero sull’esito finale delle verifiche ispettive. La provincia, attribuisce le responsabilità a INPS e Ministero del lavoro


Con l’interrogazione 86/XVI del 26 novembre scorso chiedevamo alla Giunta Provinciale se intendesse portare a termine le iniziative ispettive per verificare il corretto svolgimento del programma presentato da SAIT in relazione al licenziamento collettivo del personale dipendente da essa effettuato nella primavera scorsa. Col nostro atto chiedevamo lumi in merito ad una presunta esternalizzazione di lavori della cooperativa in presenza della procedura di Cassa Integrazione Straordinaria aperta. Inoltre domandavamo quali fossero le motivazioni del ritardo della procedura che prevede l’obbligo per gli Ispettorati di verificare gli impegni aziendali. In ballo, è importante sottolinearlo, c’erano gli accertamenti sull’impiego delle risorse pubbliche erogate dall’INPS per la CIGS.

La legge prevede che le verifiche sulla Cassa Integrazione Straordinaria debbano svolgersi nei tre mesi antecedenti la conclusione dell’intervento di integrazione salariale e la relazione in merito vada prodotta entro 30 giorni dalla conclusione dello stesso. Nel caso di Sait però ad oggi l’esito finale di queste ispezioni rimane un mistero. Secondo la risposta dell’assessore competente le relazioni intermedie sarebbero state inviate a Roma ma pare che non sia ancora stata prodotta alcuna relazione conclusiva, o quanto meno, nella risposta non se ne fa menzione. A Tonina va dato atto di aver risposto alla nostra interrogazione entro i termini previsti e tenuto fede agli impegni presi durante l’incontro con i sindacati. Pur ringraziandolo per la sollecitudine con cui ha affrontato una questione sicuramente complessa, non possiamo però ritenerci soddisfatti della sua risposta.

La Provincia afferma infatti di non sapere nulla in merito alla conclusione dell’iter di verifica riguardante Sait e ne attribuisce le responsabilità a INPS e Ministero del Lavoro. Alla faccia delle prerogative in materia di vigilanza sulle cooperative! Benvenuti nel mondo italico dove si possono applicare a proprio piacimento le regole e dove nessuno è responsabile. Trento capoluogo non si differenzia dalla tanto stigmatizzata Roma capitale.

Un proverbio statunitense ci ricorda che “non esistono pasti gratuiti” (“There ain’t no such thing as a free lunch”), e in effetti anche nel caso di Sait qualcuno che paga c’è. Sono i lavoratori o i disoccupati che ci rimettono lo stipendio, non certo i dirigenti che sulla riduzione dei costi e sul taglio del personale invece ci costruiscono la carriera.

Nell’attesa dei chiarimenti del Governo, magari con una risposta ufficiale all’interrogazione parlamentare presentata il settembre scorso dal vicepresidente e dai deputati M5S della Commissione Lavoro della Camera, non ci resta che augurare e augurarci un 2019 nel quale trionfi la trasparenza, permettendo a lavoratori ed ex lavoratori di Sait di sapere se i processi di esternalizzazione dei servizi di movimentazione merci a Movitrento si siano svolti a norma di legge e se eventualmente si fosse realizzato un irregolare impiego di risorse pubbliche, se qualcuno se ne assumerà o meno la responsabilità

MoVimento 5 Stelle Trentino


Alex Marini
Portavoce
Consigliere del MoVimento 5 Stelle in Provincia di Trento
M5S TrentinoComunicati Stampamovimento5stelle@consiglio.provincia.tn.itPagina PubblicaCurriculum
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Fonte:
https://alexmarinim5s.wordpress.com/2018/11/26/sait-sta-usando-lavoro-precario-per-sostituire-i-dipendenti-in-cassa-integrazione-straordinaria

20181126_interrogazione SAIT

20181120_Piano industriale del SAIT ed esuberi dichiarati dal consorzio