CIGS SAIT. Interrogazione parlamentare per far luce su esito verifiche ispettive


Mentre l’assessore provinciale al lavoro è impegnato a auto-incensarsi per “l’ottimo lavoro svolto”, il M5S impegna il Ministero per far luce su uno dei tanti “misteri dolorosi” della gestione Olivi, la cassa integrazione per i lavoratori del Sait.

Nel giugno 2017, gli uffici del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali davano l’ok al programma di crisi aziendale della società SAIT per il periodo dal 3 aprile 2017 al 2 aprile 2018 e in tal modo 391 lavoratori ottenevano accesso alla cassa integrazione straordinaria. Il Servizio Lavoro della Provincia autonoma di Trento aveva il compito di accertare eventuali usi impropri della cassa integrazione straordinaria nei 3 mesi precedenti la conclusione dell’intervento di integrazione salariale, e di produrre una relazione in merito entro 30 giorni dalla conclusione dello stesso. Una relazione che a quanto pare non è ancora stata notificata agli interessati.

Stupito da questo inspiegabile ritardo ho pensato bene di rivolgermi ai portavoce del M5S in Parlamento illustrando nel dettaglio la situazione e ponendo l’attenzione sui presunti processi di esternalizzazione di parte dei lavori di movimentazione delle merci, che si dice siano cominciati prima dell’avvio della sospensione e del collocamento in cassa integrazione straordinaria dei dipendenti.

La risposta del vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Davide Tripiedi è stata repentina. Già ieri è stata presentata un’interrogazione al Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio per chiedere chiarimenti sugli esiti delle verifiche in ordine allo svolgimento, in tutto o in parte, del programma presentato dall’impresa in relazione al licenziamento collettivo del personale dipendente del SAIT e dell’eventuale procedimento amministrativo volto al riesame del programma di crisi.

L’assessore provinciale di riferimento, molto loquace in merito ai propri presunti successi, sul tema finora ha scelto il silenzio tombale. Trattandosi di una questione importante per i lavoratori e le loro famiglie speriamo che il Ministro competente possa far luce sulla situazione e assicurare la trasparenza che le parti sociali ed i cittadini coinvolti auspicano e meritano.

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Segue interrogazione (5-00407) del 12 settembre 2018:

      TRIPIEDI, PALLINI, COSTANZO, DAVIDE AIELLO, PERCONTI, INVIDIA e TUCCI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

          in data 22 novembre 2017, il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali del primo Governo Gentiloni Silveri, rispondeva all’interrogazione n. 5-12575 a prima firma del deputato Riccardo Fraccaro riguardante le «Iniziative per la tutela dei lavoratori licenziati dalla società SAIT – Consorzio delle cooperative di consumo trentine»;

          nell’atto di sindacato ispettivo, risultando all’interrogante l’esistenza di processi di esternalizzazione di parti di lavori di movimentazione merci alla cooperativa Movitrento prima dell’avvio della sospensione e del collocamento in cassa integrazione guadagni straordinaria dei dipendenti, si chiedeva se il Ministro interrogato intendesse adottare iniziative volte a verificare i presupposti e la trasparenza della procedura di licenziamento collettivo del personale dipendente avviata dalla Sait;

          il sottosegretario precisava che, con decreto n. 99469 del 20 giugno 2017, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali aveva approvato il programma di crisi aziendale per il periodo dal 3 aprile 2017 al 2 aprile aveva autorizzato la corresponsione dello strumento straordinario di integrazione salariale (Cigs) in favore di 391 lavoratori. L’accertamento di eventuali usi impropri della Cigs sarebbe stato oggetto più ampia verifica ispettiva che sarebbe stata effettuata dal servizio lavoro della provincia autonoma di Trento. A tal riguardo veniva assicurato che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali avrebbe continuato a monitorare la vicenda, anche alla luce delle risultanze degli accertamenti ispettivi posti in essere dal servizio lavoro della provincia di Trento;

          con nota prot. n. 533 del 18 gennaio 2018, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha rammentato che, per la Cigs, il testo unico degli ammortizzatori sociali prevede l’obbligo per gli ispettorati di verificare gli impegni aziendali nei tre mesi antecedenti la conclusione dell’intervento di integrazione salariale e di relazionare in merito entro 30 giorni dalla conclusione dell’intervento straordinario di integrazione salariale autorizzato all’Inl;

          ad oggi non si è ancora a conoscenza se i termini per le verifiche da parte degli uffici territoriali dell’ispettorato della provincia autonoma di Trento siano stati rispettati. Nello specifico, non è possibile sapere se i controlli siano limitati solo alla visione dei documenti o a verifiche ispettive scrupolose con accessi sul posto di lavoro ai sensi della circolare n. 27 del 2016 relativa agli accertamenti ispettivi nell’ambito del procedimento amministrativo di concessione della Cigs –:

          se il Ministro interrogato sia a conoscenza degli esiti degli accertamenti degli uffici territoriali dell’ispettorato in ordine allo svolgimento, in tutto o in parte, del programma presentato dall’impresa in relazione al licenziamento collettivo del personale dipendente della Sait e dell’eventuale procedimento amministrativo volto al riesame del sopraindicato decreto n. 99469 del 20 giugno 2017.
(5-00407)


Alex Marini
Portavoce
Consigliere del MoVimento 5 Stelle in Provincia di Trento
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Fonte: https://alexmarinim5s.wordpress.com/2018/09/13/cigs-sait-interrogazione-parlamentare-per-far-luce-su-esito-verifiche-ispettive/