Il Consiglio di Stato rende giustizia ai docenti trentini. Adesso chi paga?

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:Scuola

«In questi giorni 200 insegnanti diplomati magistrali trentini hanno vinto il loro ricorso al Consiglio di Stato dimostrando che il loro titolo ha in Trentino lo stesso valore che ha nel resto d’Italia. Sembra un concetto piuttosto semplice ma la Provincia targata PATT/UPT/PD ha messo in campo tutte le proprie “bocche da fuoco” per cercare di negarlo, scagliando contro i docenti tutta la propria geometrica potenza (per capirci, qui si parla dell’ “intera avvocatura provinciale”). Non è bastato ed ora questi lavoratori potranno tornare ad essere inseriti nella quarta fascia trentina dalla quale si voleva escluderli.

Il M5S ha sempre sostenuto la lotta dei docenti e ci rallegriamo quindi per il loro successo. Nel fargli i complimenti ci sorge però un quesito: adesso chi pagherà per le spese legali e il danno arrecato ai lavoratori? Forse il Presidente/Assessore che ha deciso la “linea dura”? O forse ci penseranno di quei dirigenti che hanno messo in pratica senza colpo ferire le richieste dei loro vertici politici? Oppure ancora, a pagare sarà come sempre “Pantalone”, ovvero i cittadini che con le loro tasse consentono a chi siede ai vertici delle Istituzioni di fare qualsiasi scelta, anche la più insensata, senza rischiare di vedersi contestare nulla? Andrà a finire come per i ricorsi contro il NOT, altro fulgido esempio della lungimiranza e delle capacità dei nostri governanti?

Domande inquietanti, anche se temiamo che le risposte non siano affatto difficili da trovare né piacevoli da ascoltare».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle