Gli scopiazzamenti pre-elettorali dei principi a 5 Stelle

Lettera inviata il 22 agosto – non pubblicata

Gentile Direttore,

leggendo il giornale di mercoledì 21 agosto incappo nelle seguenti affermazioni di un candidato alle vicine provinciali: “Io vorrei rappresentare la gente normale, persone che non sono mai state iscritte a un partito ma che hanno subito la politica e non la vedono più partecipe ai loro bisogni. Cercherò di colmare questa distanza mettendo al governo il più possibile persone della società civile. (…) Io partirò riducendo immediatamente il mio stipendio e proponendo altrettanto alla giunta.”

Domanda da un milione di dollari: di chi sono queste parole? Io non avrei dubbi ad attribuirle ad uno qualsiasi dei rappresentanti del movimento composto esclusivamente di cittadini che per primo e più di ogni altro ha messo alla base dei propri ideali e delle proprie azioni concrete un ritorno alla politica fatta per il benessere comune e non a scopo di lucro; l’unico che dove è stato eletto ha immediatamente rinunciato a stipendi da capogiro e rimborsi di qualsiasi tipo (stiamo parlando di 42 milioni per le sole nazionali): il MoVimento 5 Stelle. Risposta sbagliata.

A parlare è invece il sig. Mosna, il quale si presenta come candidato presidente di una lista civica, Progetto Trentino, promossa da un condannato per truffa. Il quale poi afferma che si adopererà per migliorare le sorti della nostra regione solo nel caso di vittoria: sarà ben contento di fare il presidente, ma non il consigliere; è un ruolo che non gli si addice. Esattamente agli antipodi di quello che potrebbero pensare i “normali” cittadini che si avvicinano alla politica quale mezzo di perseguimento del benessere comune, come fanno i 5Stelle. Al sig. Mosna chiediamo: in Germania il Ministro dell’Istruzione si è dimesso perché aveva copiato la tesi, lei non si vergogna a copiare in modo così palese il programma altrui?

Marianna Demattè

PS. Il comunicato M5S diramato il 22 agostoRipreso da TrentoToday