Era ovvio che avere deciso di tagliare i fondi per le Residenze Sanitarie Assistenziali, come evidenziato l’8 agosto dello scorso anno, avrebbe direttamente causato problemi di gestione negli ospiti delle ex case di riposo.
E i fattacci che stanno emergendo dalle indagini della casa di riposo di Vigo di Fassa sono la chiara conseguenza della superficialità della Provincia Autonoma Trento, perché non avere concesso una somma congruente per garantire i diritti e soprattutto la dignità degli anziani ricoverati è stata la classica azione dell’Ente che spende i soldi pubblici più per operazioni di facciata – come nel caso della costruzione del MuSE – che per finanziare importanti servizi che hanno la tutela della salute come principale finalità.
Provoca, infatti, rabbia e tristezza apprendere che due anziani siano stati offesi nella propria umanità da un gruppo di criminali evidentemente incapaci di sapere affrontare con professionalità le problematiche che derivano dalla gestione di pazienti, affetti spesso da patologie fisiche e psicologiche serie, come emerge da quest’articolo pubblicato su L’Adige.