Lettera aperta a Fugatti per scongiurare la riconferma di Sgarbi alla presidenza del Mart

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Appello a firma di Renata Righi, Francesca Osti, Teresa Belli, Anna Frioli, Marco Valle, Daria Giacomolli, Paolo Degasperi, Carmen Martini, Angelo Rigotti, Loredana Banal, Franca Polla, Noris Nervosi e Aldo Tiecher – inviato a Il Fatto Quotidiano l’11 marzo 2024

Egregio Direttore, Portiamo alla Sua attenzione un evento che interessa molti Trentini: la possibile riconferma da parte della locale Amministrazione Provinciale di Vittorio Sgarbi alla Presidenza del Mart di Rovereto e del Mag di Riva del Garda. Non mettiamo in discussione le capacità di Sgarbi come critico d’arte e le sue doti oratorie che lo hanno reso noto al grande pubblico. Non mettiamo nemmeno in discussione la qualità delle mostre prodotte, che possono piacere o meno. Dobbiamo sottolineare,però, con riferimento al Mart, che alla gestione Sgarbi è stato dato un budget maggiore rispetto alle precedenti gestioni ma, nonostante ciò, il risultato non è migliorato. Altri sono stati capaci di attrarre più visitatori al giorno con un costo medio per visitatore inferiore. Ma ciò che è più contestabile è il suo comportamento, spesso sopra le righe, che non lo rende degno di ricoprire cariche istituzionali. A nostro avviso, la valutazione della Provincia dei candidati alla Presidenza del Mart non può prescindere, oltre che dalle diverse condanne subite, dai seguenti fatti in capo a Vittorio Sgarbi:
  1. Il mese scorso è stato costretto alle dimissioni da sottosegretario per violazione della legge in materia di conflitto di interessi;
  2. E’ indagato dalla Procura di Macerata per la tela “Cattura di San Pietro” che risulta rubata e simile a quella finita nelle sue mani con l’aggiunta di una candela sullo sfondo;
  3. E’ indagato presso la Procura di Imperia per tentativo di esportazione illegale della tela “Concerto con Bevitore”;
  4. Nel 2011 da sindaco di Salemi (Trapani) ha nominato il suo autista, (cui era stata ritirata la patente) “assessore antimafia”;così gli è stato assicurato lo stipendio (1000 euro al mese) con soldi pubblici. Il comune sarà poi sciolto per infiltrazioni con la criminalità organizzata. Quale azienda, ente o istituzione normale, o quale famiglia prenderebbe a servizio una persona con un tale palmares?
Confidiamo che la scelta del nuovo Presidente del Mart di Rovereto a cura degli Amministratori locali consideri il fatto che la persona a cui sono affidate funzioni pubbliche ha il dovere di adempierle con disciplina ed onore.

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NO alla riconferma di Vittorio Sgarbi come Presidente del Mart di Rovereto