Libera professione ed ente pubblico, il parere di Andrea Maschio

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«La crisi perdurante sta mettendo in ginocchio moltissimi professionisti. In una situazione simile certo non aiuta constatare come l’ente pubblico applichi spesso 2 pesi e 2 misure. Se infatti ad un professionista si chiede di partecipare a bandi di gara sempre più complessi ed esposti alla concorrenza, con prezzi che di conseguenza risultano assolutamente fuori mercato per i ribassi che si è costretti a praticare pur di avere la possibilità non di guadagnare ma solo di lavorare, la pubblica amministrazione e la politica si arrogano invece il diritto di decidere direttamente l’assegnazione di posti da dirigente e di consulenze di alto profilo.
Si tratta di disparità di trattamento evidenti ed inaccettabili. Trasparenza e merito sono criteri assolutamente da applicare, ma a tutti i ruoli e tutte le posizioni, specie quelle più importanti e remunerative. Il metodo dei bandi di gara andrebbe esteso, sottraendo ai decisori politici il controllo sui gangli centrali dell’amministrazione pubblica, funzionali alla gestione del sistema secondo logiche che nulla hanno a che fare con l’interesse dei cittadini e molto concernono il potere dei partiti. In questo modo si porrebbero le basi per un sistema veramente trasparente e democratico, un’evoluzione che chi gode i frutti dell’attuale situazione certo non vuole.
Per fare esempi concreti: si pensi al Comune di Trento che vorrebbe nominare una commissione direttamente per l’elaborazione e lo studio del PRG o alla PAT che avrebbe intenzione di nominare una commissione per selezionare una rosa di candidati al ruolo di Direttore Sanitario tra cui poi la giunta poi sceglierà a sua discrezione in base ai criteri tipici dello “spoils system” alla trentina.
Oggi più che mai è evidente come non si possa continuare a chiedere equità e trasparenza a senso unico ed è necessario che gli esempi virtuosi vengano da chi ha il timone della barca in mano. Per questo continuiamo a chiedere con forza che il sistema dei concorsi venga adoperato anche per i ruoli da dirigente e non solo per ciò che concerne i cittadini senza santi in paradiso!»

Andrea Maschio
M5S Trento