Mandinka 2 segue a Mandinka adesso impediamo Mandika 3

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«Il 18 febbraio 2016 con l’operazione “Mandinka” le forze dell’ordine di Trento arrestavano per spaccio di stupefacenti  11 richiedenti asilo provenienti dal Gambia.

L’8 febbraio 2017 l’operazione “Mandinka 2” portava all’arresto di altri 7 richiedenti asilo, sempre per spaccio. Questa volta i fermati risultavano provenienti da Guinea, Mali, Gambia, Senegal e Sierra Leone.

Prima di tutto ritengo doveroso esprimere un sincero ringraziamento ai rappresentanti delle forze dell’ordine per la professionalità e l’abnegazione con le quali svolgono i loro compiti di difesa dei cittadini, anche a fronte dei tagli e delle difficoltà che spesso tocca loro subire.

Di questa vicenda due gli aspetti rilevanti: degli arrestati sembra che pochissimi avessero effettivamente titolo per essere ritenuti richiedenti asilo. Che siano stati considerati tali e perciò sia stato loro garantito accesso alle risorse pubbliche e ai programmi per i richiedenti asilo autentici evidenzia l’incapacità o forse la mancanza di volontà nel distinguere e definire le cose in maniera appropriata, una situazione che di fatto facilita degenerazioni come quelle portate alla luce dalle operazioni “Mandinka” e “Mandinka 2”.

Il secondo aspetto che balza agli occhi per la sua gravità riguarda invece il ruolo di chi deve gestire l’accoglienza. Come è possibile che a distanza di un anno si abbiano situazioni identiche, con dei supposti migranti accolti ed ospitati a spese dello Stato (e della Provincia di Trento), capaci, a sentire la Polizia, di mettere in piedi una vera e propria rete criminale dedita allo spaccio?  Se questi risultati saranno confermati si dovrà riflettere sull’adeguatezza di cooperative ed enti cui è stato assegnato (e retribuito) il compito di gestire queste persone.

Già lo scorso anno la maggioranza provinciale promise “punizioni esemplari” verso gli ospiti del Trentino che si fossero macchiati di reati. Evidentemente l’effetto dissuasivo di queste promesse non è stato sufficientemente apprezzato dai destinatari.

Per chiarire alcuni degli aspetti sopra richiamati e per consentire ai trentini di capire cosa chi li governa intende fare per evitare la terza puntata di “Mandinka” ho depositato in data odierna l’interrogazione allegata».

Cons. prov. Filippo Degasperi
Gruppo consiliare MoVimento 5 Stelle

 

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